Si o no alla sigaretta elettronica? Fa male alla salute? Ecco cosa spiegano gli esperti
Ormai è diventata una tendenza, tanto è vero che anche chi non fuma usa tranquillamente questo strumento.
Di cosa stiamo parlando?
Che cos'è la e-cig o sigaretta elettronica?
Della sigaretta elettronica, la e-cig, così come è stata soprannominata negli Stati Uniti d'America.
Le sigarette elettroniche sono dispositivi che rilasciano nicotina attraverso vapore, invece che dal fumo; non c'è combustione come nelle tradizionali "bionde", ma la nicotina in esse contenuta è pur sempre un derivato del tabacco.
Le e-cig sono molto simili alle classiche sigarette, ma non usano catrame e non bruciano tabacco; il liquido, che poi viene trasformato in vapore, può contenere, in gradazioni differenti, nicotina oppure solo aromi (vaniglia, fragola, menta, liquirizia e sapore di tabacco più comuni).
Le abbiamo viste sia reclamizzate in uno spot televisivo con protagonista Emanuele Filiberto di Savoia sia fotografate in mano a molti Vip.
Quindi una vera e propria mania che ha contagiato molti giovani che "svapano" (da "svapare", cioè fumare in gergo) tranquillamente una sigaretta elettronica anche all'interno delle mura scolastiche.
Cosa dicono gli esperti
Facendo ricerche sul web ho letto che molti dubbi e perplessità sono stati sollevati dall'Istituto superiore di sanità e dall' European Respiratory Society (ERS), così come precisato da Francesco Blasi, presidente dell'ERS: "La posizione ufficiale dell'European Respiratory Society, condivisa anche dalla società scientifica americana, è che al momento non sono disponibili studi che ne evidenzino l'efficacia e la sicurezza, e che quindi autorizzino a consigliarle come mezzo per favorire la disassuefazione dal fumo di sigaretta. Rispondendo ai giornalisti, Blasi, ordinario di malattie respiratorie all'Università degli Studi di Milano, ha puntualizzato: Per ora non esistono dati certi in base ai quali dire se le sigarette elettroniche rappresentano un potenziale vantaggio o uno svantaggio per la salute. Ma se mi chiedete un'opinione personale, allora posso dire che mi chiedo quanto il fatto di veder fumare una sigaretta elettronica per strada possa incidere su un giovane.
L'esperto infatti invita a riflettere sulla presenza di negozi e-cig in prossimità delle scuole e anche sul rischio che questa nuova "moda" provochi un meccanismo di emulazione.
Bisogna inoltre fare attenzione su legami possibili fra le multinazionali di tabacco e le case produttrici di sigarette elettroniche.
Chi le usa, in maggioranza, lo fa per cercare di smettere di fumare: scelgono liquidi che contengono sempre minori quantità di nicotina, fino ad eliminarla del tutto.
Ma non ci sono certezze che possano effettivamente aiutare a smettere di fumare.
Facendo riferimento alle e-cig che contengono nicotina, ecco il parere dell'Istituto superiore di Sanità, spiegato dalla Dott.ssa Roberta Pacifici, direttrice dell'Osservatorio Fumo Alcol e Droga dell'Iss: è un atteggiamento di prudenza verso un prodotto di cui si conosce poco l'efficacia: ancora non ci sono studi sull'utilità per smettere di fumare. Per la tossicità non ha confronti rispetto alla classica, che con la combustione libera una quantità enorme di sostanze tossiche e cancerogene. Però anche la sua completa atossicità deve essere dimostrata. Aggiunge la dottoressa Pacifici:Preoccupa la possibilità che diventi una porta d'ingresso al consumo delle sigarette classiche e che possa essere utilizzata non per smettere di fumare ma per farlo nei luoghi in cui oggi è proibito. Sarebbe un passo indietro rispetto alla legge Sirchia, che oltre a difendere la salute dei non fumatori dal fumo passivo è una legge educativa che insegna a vivere nei luoghi comuni senza sigarette o gesti che ne richiamano il consumo.Ricordiamo che la legge Sirchia vieta di fumare nei luoghi chiusi, a eccezione di quelli privati, e negli esercizi pubblici, a eccezione delle aree riservate ai fumatori e dotate di impianti di ricambio dell'aria.
Pesanti dubbi, pubblicati dalla rivista Oggi, sono stati sollevati anche dal professor Silvio Garattini, direttore dell'Istituto di Ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano: Ci sono modelli che rilasciano nicotina e altri che impiegano sostanze chimiche che producono la sensazione di aspirare menta, vaniglia, fragola o altri sapori: ebbene, non vi sono studi che attestino la sicurezza di questi composti, e gli eventuali danni a lungo termine. La sigaretta elettronica ha anche lo svantaggio di mantenere la gestualità del fumare, che è poi una delle componenti che radicano nel tempo l'abitudine. Infine, non mi sembra positivo il fatto che anche chi non fuma cominci a fare uso di questo strumento, come se fosse un accessorio di tendenza… Bisognerebbe sottoporre l'intero dossier all'attenzione dell'Agenzia italiana per il farmaco e di chiedere alle ditte produttrici un profilo di adeguate informazioni e garanzie. Sarebbe davvero un paradosso che per sanare un problema di salute si finisca per crearne un altro.
Quindi, prima dell'utilizzo di queste sigarette elettroniche, aspettiamo ulteriori studi e per chi fuma, forse è meglio seguire il consiglio ribadito dall'ERS: Seguire le linee guida ufficiali sui trattamenti per smettere di fumare, con sistemi basati sulle evidenze cliniche che non sostengono l'uso di tali prodotti.
Chi non fuma, come deve comportarsi in presenza di chi invece fuma sigarette elettroniche?
In effetti ormai non è strano che un amico/a o un parente "svapi" una e-cig: cosa possiamo fare?
Seguire le classiche regole del bon ton, come ci ricorda la giornalista Lina Sotis (esperta di buone maniere ed autrice del libro "Libretto di Risparmio. Ricominciamo da zero: Con la sigaretta elettronica ci si comporta come con quella classica. In una casa privata si chiede se dà fastidio e poi il permesso di fumarla. E se i presenti non la conoscono, si spiegano le differenze con quella classica.
Le e-cig a tavola: cosa fare
E a tavola? Spenta, assolutamente! Bisogna poter apprezzare il sapore e l'odore di quello che si mangia, senza essere infastiditi da fumi o svapate varie.
Certo è che sarà un'ulteriore fatica, non bastavano le sigarette classiche o i telefoni cellulari (io odio sentirli suonare mentre sono a tavola), adesso dobbiamo far capire ai nostri ospiti o a chi ci è vicino che anche le svapate possono dare fastidio.
Insomma i tempi sono cambiati, è vero; nuove mode, nuove tendenze, ma sarà stato un bene?
Voi che ne pensate?
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Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti.
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Commenti sull'articolo
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28 Feb 2013
io ho la sigaretta vorrei sapere dove aquistare i filtrini con la nicotina senò la vedo dura grazie ciao