Compiti per le vacanze: dal tema d'italiano all'inglese, ecco i suggerimenti

Quali sono i suggerimenti che possiamo dare ai nostri figli per superare senza troppi drammi il problema dei compiti per le vacanze? Scopriamoli insieme.

Facciamo subito una premessa: per prima cosa, nostro figlio merita sicuramente una strigliata! Sono certa che tutte noi mamme, almeno un paio di volte a settimana, avremo ripetuto ai nostri figli di dedicare qualche oretta ogni tanto per portare a termine gli esercizi e i compiti assegnati durante le vacanze.

Ma si sa, l'adolescenza è fatta anche di questo, del "rimandare a dopo ciò che potresti benissimo fare adesso". E poi siamo costrette a sorbirci i deliri e gli isterismi quando, alla vigilia del primo giorno di scuola, si ritrovano sobbarcati di lavoro arretrato!
compiti per le vacanze mamma e figlia problemi rimproveri

Non è un dramma, e lo sappiamo bene, ma è meglio che loro non lo sappiano, cosicché possano imparare dai loro errori per non ripetere l'anno successivo la stessa cosa. Ma la storia e l'esperienza insegnano che tanto non imparano mai!

Quali sono quindi i suggerimenti che possiamo dare ai nostri figli per superare senza troppi drammi il problema dei compiti per le vacanze?

Ci tengo ancora una volta a ribadire che queste soluzioni o consigli qui esposti devono necessariamente essere preceduti e anche seguiti da strigliate, e soprattutto hanno senso se fatti una volta, e non ogni anno o dopo ogni periodo di vacanza. Naturalmente l'ideale sarebbe non arrivare a questo punto, cercando di essere più convincenti e più rigide durante le vacanze.

Tema d'italiano

Un cliché ormai. Nella maggior parte dei casi, soprattutto alle scuole elementari e medie, assegnano da scrivere il classico tema: "Come hai trascorso le vacanze?". Ebbene, forse l'unica cosa a rendere il compito difficile è la fretta, perché in fondo... basta mettere insieme un po' di ricordi, e il tema è presto concluso. Ed è proprio qui l'aiuto che noi possiamo dare ai nostri figli: lungi dal fare di sana pianta noi il tema, chiediamo a nostro figlio di darci quantomeno l'input, di buttare giù del materiale per iniziare a organizzarlo tirandone fuori un lavoro decente. Ma l'importante è che lui faccia sempre la sua parte.
bambino poggia la testa suo quaderni compiti per le vacanze libri penne

Tema d'inglese

Di solito la richiesta (e l'aspettativa) è, chiaramente, inferiore rispetto al tema in italiano. Anche qui si può trovare un compromesso: chiediamo al figlio di realizzare la composizione in italiano, e servendoci di un traduttore automatico, tiriamone fuori l'equivalente in inglese. Attenzione, perché non finisce qui, sarebbe assolutamente poco etico e poco didattico. Proprio per svolgere una funzione didattica e pedagogica, basta sfruttare il fatto che ogni traduttore, anche il migliore, produce sempre qualche errore nei risultati: a questo punto, tocca al figlio trovarli e correggerli, possibilmente sotto la supervisione di qualcuno con una discreta competenza.

Libro delle vacanze

Inutile provare a far comprendere ai figli adolescenti il valore e il piacere della lettura durante le vacanze. Nella maggior parte dei casi fortunatamente, è una scoperta che comunque sarà fatta più avanti. Nel frattempo, anche qui serve l'aiuto della mamma!
mamma aiuta figlio ragazzo compiti per le vacanze
Se non conosciamo il libro che è stato assegnato, anche qui la soluzione può provenire dal web: può sembrare, ancora una volta, poco etico, quasi offensivo per gli amanti della carta stampata e della lettura, per chi gode nel sentire il profumo delle pagine di un libro appena comprato. Ma forse potrebbe servire a far capire ai nostri figli che il computer e internet non sono solo Facebook! Che in fondo su internet si trovano infinite risorse da poter sfruttare a nostro vantaggio.

Qual è quindi la soluzione?

E' quella di fare qualche ricerca per trovare un buon riassunto e una buona recensione del libro in questione. Ma ormai il tempo è quello che è, pertanto non possiamo che trovare soluzioni di compromesso. E il compromesso è di fargli studiare per bene il riassunto e la recensione, e di farcela ripetere, pretendendo il massimo della precisione!
Non dimentichiamoci un piccolo accorgimento che potrebbe risparmiare a nostro figlio una magra figura: di solito gli insegnanti chiedono, oltre alla trama, di raccontare il capitolo o la scena che più li ha colpiti.

Pertanto, oltre al riassunto e alla recensione, scegliamo (o facciamo scegliere) non uno ma due capitoli o scene, nel caso in cui l'insegnante fosse un po' più esigente. Nostro figlio ringrazierà.
Per il resto dei compiti, quali esercizi vari, compiti di matematica, geografia e tutte le altre materie, il principio vigente è più o meno il medesimo: pretendere un input, uno sforzo iniziale dal figlio, per poi, da buone mamme, dare il nostro contributo. Non commettiamo l'errore di fare tutto il lavoro senza far gravare nulla sul ragazzo!
La funzione didattica prima di tutto. D'altra parte, però, credo non sia neppure giusto l'opposto, in altre parole lasciare il figlio solo a disperarsi per i suoi errori. A meno che la cosa non si ripeta per l'ennesimo anno consecutivo. A quel punto, ben vengano le punizioni o i cattivi voti da parte degli insegnanti, affinché impari a maturare e ad affrontare i problemi con diverso piglio e maggiore attenzione.

Ti è piaciuto questo articolo?

📍 Pinalo su Pinterest per trovarlo più tardi 😉

Come affronti i compiti per le vacanze?

Mi piacerebbe conoscere la tua opinione. Lascia un commento qui sotto, ci farà molto piacere.
= = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼 = = = 🌼
Se vuoi altri consigli o scoprire altre ricette, visita la nostra Home 🌼(◕‿◕)🌼 Grazie Troverai tante buone idee!

Se non sei ancora nostro fan, clicca su "Mi piace" e raggiungici anche su Facebook, Pinterest, Instagram e Telegram.
Ti aspettiamo! 🌼(◕‿◕)🌼

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:

Commenti sull'articolo
  • kiran 06 Ott 2012

    io amo la scuola però non mi piace studiare

Lascia il tuo commento

Iscriviti alla newsletter