Giusy Barraco, dal sogno alla realtà, la sua passione per il ballo
Andiamo a conoscere Giusy Barraco, una giovane donna perseverante che ha imparato a respingere le barriere del suo handicap.
La storia di Giusy, la semplicità con cui si mostra riscalda il cuore di tutti, il nostro di Think Donna sicuro!
Siamo andati a trovarla a casa sua, dove ci ha accolto con simpatia e affetto, insieme a suo marito Giuseppe che la ama e la sostiene.
Un esempio di vita
Il coraggio e la determinazione con cui Giusy affronta quotidianamente i propri ostacoli sono lampanti e lei è davvero un esempio di vita, soprattutto per chi guarda un problema fisico come una sconfitta sociale.
Giusy non cerca pietismo, lei lotta, come tante altre persone, con la disabilità, ma non si sente diversamente abile, ma una donna con tanta capacità!
Giusy, nata a Marsala il 29/07/1979, è sposata e vive a Petrosino, in provincia di Trapani.
Da bambina corre libera, gioca e ha tanti sogni nel cassetto, come tutte le bambine di quell'età.
Poi, improvvisamente tutto cambia: disturbi vari legati alla deambulazione cominciano a frenare, costringendo Giusy e la sua famiglia a una serie di "Viaggi della speranza" alla ricerca di una diagnosi prima e poi della cura.
Una patologia rara
La diagnosi, purtroppo dopo anni di sofferenza, arriva: si tratta della malattia di Charcot-Marie-Tooth, più semplicemente CMT.
In questo periodo, purtroppo, per questa patologia che ha segnato la vita di Giusy, non esiste una terapia farmacologica, ma è trattata con metodi ancora sperimentali che la debilitano molto:
«Avevo quattro anni e mi sono svegliata con febbre alta e vomito. I problemi iniziarono lì. Andai avanti così sino a 11 anni. Cadevo, non riuscivo a tenere in mano gli oggetti. Ma non capivano cosa avessi».
Sono così cominciati i viaggi della speranza, insieme a papà Francesco e mamma Grazia, cui Giusy è molto legata:
«Benedetti loro. Ogni volta però era una pugnalata quando mi dicevano che non vi era nulla da fare. All'età in cui le mie amiche avevano il ragazzino, io mi nascondevo in casa».
La CMT è una neuropatia genetica ereditaria, che colpisce circa una persona ogni 2500. È una patologia che interessa i nervi periferici del controllo, del movimento e sensoriali e danneggia indirettamente anche i muscoli.
Un viaggio a Lourdes segna la svolta
Quando Giusy ha 15 anni, la fede e la speranza la portano a Lourdes:
«Mica ci volevo andare, ero arrabbiata con Dio. Eppure, lì ho cambiato il mio atteggiamento. Mi dissi: ho due scelte, o prendo la mia vita in mano o mi lascio morire».
Sono stati anni duri, quelli vissuti da Giusy, assolutamente non facili; ma poi decide di reagire entrando nel Centro Nemo Sud di Messina, una clinica legata all'Unione Lotta alla Distrofia Muscolare:
«Pensavo di trovarmi in un ospedale. Sono stata accolta con amore e gioia, come in una famiglia»
afferma Giusy, e dice sì alla sua nuova vita:
«Spero di poter trovare beneficio da queste cure, seppur con malessere, perché voglio lottare e andare avanti, sempre!»,
Si rimette in gioco, si allena duramente primeggiando nello sport, diventando campionessa italiana paraolimpica di nuoto nel luglio 2016, a Napoli, nella specialità dorso:
«La specialità dorso, mi permette di guardare il cielo. In acqua ho ricominciato a camminare».
È anche vice campionessa nazionale nella gara alla quale hanno preso parte le vincitrici dei quattro stili (libero, dorso, rana e delfino), con tante medaglie d'oro vinte dal 2013 al 2017:
«Ho iniziato a gareggiare a trent'anni e sono stata un'atleta a livello agonistico fino al 2017».
Giusy ha deciso di condividere la sua vicenda umana su un palcoscenico teatrale, con lo spettacolo "Pina Volante: Giusy Barraco a muso duro", con la regia e drammaturgia di Giacomo Bonagiuso, che ha girato per la Sicilia.
Arriva l'amore
Per Giusy, donna forte, appassionata, tenace e innamorata della vita, arriva l'amore: si tratta di Giuseppe Caruso, di Castelvetrano (TP).
I due innamorati si sono conosciuti in occasione di un evento UNITALSI, l'unione nazionale per il trasporto ammalati, della quale fanno parte anche Giusy come consigliere e Giuseppe come volontario.
Si sono promessi amore eterno nel giorno della festa della Madonna di Fatima, presso l'ex Convento del Carmine di Marsala.
Il grande sogno di Giusy
Uno dei più grandi sogni di Giusy è di diventare mamma:
«Giuseppe è il mio angelo. Spesso si pensa che una donna con disabilità non abbia sogni e desideri come tutte. Che bello sarebbe poter avere un figlio».
Giusy e la rabbia per il furto della carrozzina: "Non voglio pietismo ma giustizia"
Dopo il grande dolore a seguito di un aborto, Giusy, seguita e sostenuta dal marito Giuseppe, vola a Firenze per degli accertamenti.
Purtroppo, mentre la nostra campionessa era lontana, la viltà di gente senza scrupoli ha colpito Giusy e la sua famiglia.
«Persone ancora ignote, sono entrate nella mia casa e hanno rubato ciò che per me era più prezioso e questo ci ha sconvolto tutti - ha detto Giusy- Persino le forze dell'ordine si sono trovate davanti ad uno scenario che mai avevano visto prima. Mi sono sentita rubare le gambe per la seconda volta: prima dalla malattia e adesso da questo furto».
Un gesto davvero ignobile che ha sconvolto la comunità e l'opinione pubblica, con la speranza di tutti che non rimanga impunito.
«Mi hanno tolto le gambe. Per la seconda volta. La prima è stata la malattia a farlo. Ora invece la colpa è di quei delinquenti che mi sono entrati in casa e mi hanno rubato la carrozzina» ha commentato Giusy al Corriere della Sera«Fa parte di me, l'ho usata alle mie nozze, ci ho danzato e l'ho usata in teatro. Avermela tolto è un atto violento. Ma resto ottimista e continuo a sperare».
Davvero una brutta cosa fatta a una persona perbene.
L'incubo, però, non era ancora finito, perché due giorni dopo il furto le si è rotta l'altra carrozzina, quella che usa per stare in casa, e Giusy, disperata, ha pianto tanto.
La disavventura di Giusy ha però sensibilizzato la generosità di tante persone, tanto che si stava iniziando a fare una colletta per ricomprarla, quando un imprenditore del Molise, il dottor Rino Morelli, gliene ha regalato una nuova.
Giusy, anche se molto grata, ha tenuto a precisare fermamente:
«Ringrazio davvero tutti coloro hanno espresso il desiderio di aiutarmi, ma non è necessario in quanto l'ASP, come ho già detto, mi fornisce ogni 6 anni tali ausili perché mi spettano. Non voglio assolutamente ricevere nessun sostegno economico, ma voglio solo che giunga alle orecchie di coloro che mi hanno rubato la sedia, di vergognarsi e di pentirsi. Io sono sempre stata e sarò sempre a disposizione di chi ha bisogno, perché comprendo le necessità e le difficoltà altrui: non era necessario fare questo. Lotto ogni giorno per la mia vita e per trasmettere un messaggio di forza destinato a tutti, non ho bisogno di pietismo, ma di giustizia affinché ciò che è accaduto non accada mai più né a me, né a nessun altro».
L'amore per il ballo, la grande passione di Giusy
Ora Giusy vorrebbe realizzare la sua grande passione: ballare!
È a Castelvetrano, la città di suo marito, che Giusy si allena per realizzare il suo sogno e diventare ballerina, grazie al supporto di Sara Messina Denaro, di Mario Cecinati e delle ragazze della scuola di ballo "Dancing for a Dream".
«Lottiamo per i nostri sogni perché siamo noi a decidere della nostra vita: se lottare e andare avanti o fermarsi e piangersi addosso. La disabilità non può toglierci i sogni e lo spazio che meritiamo»
afferma Giulia.
Forte, tenace e determinata, Giusy si sta allenando tantissimo per realizzare il suo sogno e partecipare a Ballando con le stelle: infatti, mentre era ospite di Marco Liorni, nella trasmissione Italia sì, ha ricevuto il messaggio di Milly Carlucci che la invitava a partecipare a "Ballando on the road".
«È un'emozione grandissima e una felicità immensa. Spero di essere in grado di salire su quel palco»
ha affermato Giusy.
Per il momento, purtroppo ancora in piena pandemia di COVID-19, come tutti sappiamo non si possono fare manifestazioni, stage o competizioni. Per mantenere attivi gli atleti sono stati indetti dei concorsi, come il Christmas DANCE ON TOUR.
La nostra amica Giusy è una dei partecipanti è ha bisogno del nostro sostegno:
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Forza Giusy! Puoi farcela!
Noi facciamo tantissimi auguri a Giusy, perché si avverino i suoi sogni, soprattutto quello di diventare mamma, per la sua passione per il ballo e per la vita di questa giovane e forte donna, che ci conferma:
«Non mi fermerò, lotterò come sempre. Non la darò vinta a questa malattia, mai!».
Grande Giusy!
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