Mento sfuggente: da cosa dipende e in quali casi si può operare?

Nella mia esperienza di chirurgo estetico ritengo che la forma del mento sia un dettaglio estremamente importante nell'estetica del viso.
Il mento può presentarsi arretrato, "sfuggente" o di dimensioni insufficienti a causa di un deficit di sviluppo delle ossa mascellari, in cui la mandibola (ossia la parte inferiore) è posizionata più indietro del solito rispetto alla mascella (la parte superiore), al punto da compromettere l'armonia dell'ovale del viso.

La condizione del mento sfuggente in alcuni casi può comportare anche problemi funzionali, legati alla malocclusione dentale, come difficoltà a mangiare e dolori durante il movimento dell'articolazione, ma nella maggior parte dei casi rappresenta soprattutto un disagio estetico, che tuttavia può creare imbarazzo e avere ripercussioni negative anche sul piano psicologico.

Il mento troppo arretrato e il doppio mento possono essere fenomeni congeniti, presenti fin dalla nascita (micrognatismo), che si fanno evidenti fin dalle prime fasi dello sviluppo. Solo in rari casi risultano legati a malattie croniche, come ad esempio l'artrite dell'articolazione temporo-mandibolare, in grado di causare una progressiva regressione della mascella inferiore.
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Doppio mento o mento sfuggente: quando è necessaria la chirurgia e quali interventi sono indicati

Se alla base dell'aspetto sfuggente del mento non vi sono particolari patologie, possiamo migliorarne il contorno, armonizzando il profilo del volto, attraverso piccoli interventi chirurgici:

  • la mentoplastica (o genioplastica) additiva, che permette di correggere il difetto impiegando speciali impianti protesici in silicone, disponibili in una vasta gamma di misure e forme per andare incontro alle specifiche esigenze del paziente;
  • la mentoplastica scorrevole, che prevede invece la ricostruzione della struttura del mento con l'ausilio di apposite placche in titanio.

Entrambi gli interventi vengono effettuati in anestesia locale, non richiedono il ricovero, e hanno tempi di convalescenza relativamente brevi. Anche se si tratta di procedure di ridotta invasività, ritengo importante che siano effettuate esclusivamente da professionisti qualificati ed esperti, sia per la sicurezza del paziente che per il particolare rilievo estetico che quest'area anatomica riveste.

Se la correzione da effettuare è di modesta entità, consiglio anche di valutare l'ipotesi di ricorrere a filler specifici, a base di acido ialuronico. Il filler non è in grado di dare un risultato definitivo, perché l'acido ialuronico per sua natura viene riassorbito fisiologicamente dai tessuti, ma può essere ripetuto all'occorrenza e soprattutto è una procedura ambulatoriale, rapida e indolore, che in certi casi può essere risolutiva!

Per dirimere ogni dubbio e avere la certezza di essere indirizzati nel modo più corretto alla soluzione del problema, raccomando come sempre una visita approfondita, che nessuna "consulenza" telefonica o scritta potrà mai sostituire.
dottor Fabio Quercioli chirurgo

Articolo a cura di
Dott. Fabio Quercioli - chirurgo plastico ed estetico

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