Alimenti proibiti quando si deve combattere con la cistite

Per contrastare la cistite è necessario prestare la massima attenzione anche a quello che si mangia, ma soprattutto a quello che non si deve mangiare. Ci sono alimenti, infatti, che contribuiscono ad accentuare l'infiammazione, mentre altri permettono di attenuarla. Per esempio, sarebbe opportuno mettere al bando il pepe e il peperoncino, che aumentano il livello di infiammazione che interessa le vie urinarie e la sensazione di bruciore che ne deriva. In generale, poi, sarebbe auspicabile limitare il consumo degli alimenti molto grassi, come per esempio gli insaccati e i formaggi: essi, infatti, vengono digeriti con qualche difficoltà di troppo. Per questo non dovrebbero essere mangiati non solo se si soffre di cistite, ma più in generale in tutte le occasioni in cui l'organismo è già indebolito da qualche disturbo.
Per correttezza citiamo la fonte delle informazioni: pianetadonne.blog

Come comportarsi con i dolci

La brutta notizia è che non si può trovare consolazione né con i dolci né con il cioccolato: quest'ultimo, infatti, è uno degli alimenti che accentuano l'infiammazione e che aumentano le irritazioni. Sin dal momento in cui si manifestano i primi sintomi di cistite, pertanto, è opportuno mettere da parte il cioccolato. Anche i dolci dovrebbero essere consumati il meno possibile: sia i carboidrati raffinati che gli zuccheri semplici, infatti, hanno l'effetto di aggravare i sintomi della cistite, in quanto vanno ad alimentare i funghi e i batteri, favorendo la loro proliferazione. La pasta e il pane sono ricchi di questi carboidrati: ecco perché sarebbe opportuno privilegiare le loro versioni a base di farina integrale.

Niente alcol

Di bevande alcoliche, poi, neppure a parlarne: in caso di cistite l'alcol è sconsigliato, e così pure il caffè. Si tratta, infatti, di sostanze eccitanti che infiammano ancora di più le vie urinarie la cui salute è già compromessa dalle infezioni batteriche. Almeno nel periodo in cui la malattia è in fase acuta, quindi, questi prodotti vanno evitati.

Che cosa mangiare

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Ovviamente non ci si deve limitare unicamente alle privazioni, visto che esistono anche molti alimenti che vanno più che bene per chi ha la cistite. È il caso dei cereali integrali: per altro essi andrebbero consumati con regolarità anche quando si è in condizioni di salute ottimali. Vanno preferiti rispetto ai cereali raffinati, che innalzano il livello di infiammazione dell'organismo. Meglio evitare, dunque, gli eccessi a base di pane bianco, pasta bianca, e così via. Sono raccomandate anche le verdure, di qualsiasi tipo: dovendo scegliere, meglio orientarsi sulle carote, sul sedano, sulla bieta, sui cetrioli e sulla lattuga, che sono ricchi di acqua. Se se ne ha la possibilità, la verdura va consumata cruda; nel caso in cui la si preferisca cotta, è da privilegiare la cottura al vapore.

Che cosa sono gli alimenti probiotici

L'assunzione di alimenti probiotici è un supporto decisamente prezioso per chi ha problemi di cistite. Grazie ad essi, infatti, l'intestino viene aiutato a regolare e a migliorare le proprie funzioni: di conseguenza le difese immunitarie vengono rafforzate. Tra gli alimenti probiotici più conosciuti, oltre allo yogurt, vanno menzionati il miso, il kefir e i crauti, che sono sottoposti a fermentazione. Ma per fortuna la lista di cibi che possono essere consumati in caso di cistite non si esaurisce qui: ci sono anche i mirtilli, e soprattutto i mirtilli rossi, che mettono in mostra un notevole potere anti-infiammatorio. Grazie ad essi, i batteri non hanno la possibilità di aderire alle pareti delle vie urinarie, e quindi si trovano impossibilitati a riprodursi.

Bere molto

Infine, l'ultimo consiglio può sembrare il più banale ma è anche quello che, per distrazione o dimenticanza, viene messo in pratica di meno: è fondamentale bere un sacco di acqua. Il maggior consumo di acqua è la prima precauzione da adottare se si soffre di cistite. Sarebbe auspicabile bere non meno di 2 litri di acqua al giorno, ma anche arrivare alla soglia di 3 litri non sarebbe male. Lo scopo è quello di diluire i batteri che sono responsabili del disturbo, in modo che possano essere espulsi attraverso l'urina senza troppe difficoltà. Ovviamente se ci si stanca dell'acqua si può optare anche per dei surrogati, come per esempio gli estratti di frutta, il tè verde, le tisane e gli infusi.

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L'articolo è solo informativo, perché Think Donna non offre trattamenti medici né fa diagnosi.
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico curante e/o di specialisti.

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