Basta violenza, 25 novembre donne libere
- Le iniziative
- Perché una giornata contro la violenza sulle donne?
- Il silenzio delle vittime
- Dati allarmanti sulla violenza contro le donne
- Definizione di violenza contro le donne
- Gli eventi per la Giornata internazionale contro la violenza contro le donne
- Violenza contro le donne, chi chiamare? Numeri utili
- Commenti degli utenti
Come ogni anno, dal 1999, il 25 novembre viene celebrata al Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne: tutti i Paesi sono invitati a organizzare iniziative ed eventi al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema della violenza contro le donne e il femminicidio.
Il solo fatto che una ricorrenza come questa esista è ovviamente una terribile ammissione che qualcosa nella nostra società ha fallito.
La lotta però non deve fermarsi. Perché dobbiamo porre fine alla violenza contro donne.
Le iniziative
Tra le iniziative dedicate a questo delicato tema, c'è il programma dell'UN-Women, l'Agenzia Onu che si occupa dei diritti delle donne, con i 16 giorni di attivismo contro la violenza di genere: dal 25 novembre, Orange Day, la campagna Onu "Say NO - UniTE" si concluderà il 10 dicembre, Giornata Internazionale dei Diritti Umani, con il motto di "Orange the World: #HearMeToo", per sottolineare che la violenza contro le donne è una vera e propria violazione dei diritti umani.
Perché una giornata contro la violenza sulle donne?
La Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne del 25 novembre è un'opportunità per tutti di riaffermare l'importanza della mobilitazione collettiva contro la violenza sulle donne.
Ci saranno momenti di riflessione ma anche l'impegno con azioni concrete per contrastare i maltrattamenti e le violenze di cui sono vittime le donne in tutto il mondo.
L'Onu ha deciso di dare massima rilevanza alle testimonianze delle vittime di violenza, ragazze e donne sopravvissute.
Si vuole dare finalmente importanza all'ascolto, demolendo quell'orribile sistema che biasima e mette in discussione la credibilità delle vittime.
Sui più diffusi social network è prevista la condivisione di scatti fotografici di persone con abiti di colore arancione, con gli hashtag #HearMeToo, #EndVAW, #OrangeUrWorld, #OrangeTheWorld.
Il silenzio delle vittime
La violenza domestica contro le donne distrugge la loro integrità umana. Soprattutto la violenza psicologica, quella più subdola e pericolosa.
Il silenzio delle donne maltrattate è spiegato dalla vergogna, dal senso di colpa e dalla solitudine.
Queste donne cercano di "urlare" il loro dolore e la loro sofferenza, ma spesso, troppo spesso, non sono ascoltate.
Sono le denunce inascoltate quelle che fanno più male e che ci devono fare riflettere: la maggioranza dei casi di violenza erano note a terze persone e in molte occasioni, la donna vittima di violenza aveva presentato regolare denuncia.
Non trovando evidentemente né ascolto né protezione.
Oggi, la violenza contro le donne e le ragazze è una delle più diffuse, più persistenti e devastanti violazioni dei diritti umani al mondo.
La violenza contro le donne, sia psicologica, fisica o sessuale, avviene soprattutto in famiglia, ma anche nei luoghi pubblici e sul posto di lavoro.
Rimane anche uno dei crimini meno segnalati a causa dell'impunità, del silenzio, del senso di vergogna che lo circondano.
Sono soprattutto la vergogna e il silenzio, i veri nemici da combattere.
Dati allarmanti sulla violenza contro le donne
Secondo UN-Women, nel mondo circa il 35% delle donne ha avuto esperienze di violenze fisica o sessuale e, per circa il 50% delle donne uccise, l'assassino è stato il partner o un membro della famiglia.
Sono oltre 6 milioni le donne che hanno subito abusi o molestie in Italia.
Nei primi dieci mesi di questo 2018, in Italia sono state 106 le vittime di femminicidio, una ogni 72 ore.
Molte di loro sono madri e i loro bambini o comunque figli minorenni, a loro volta, sono vittime di violenza subita o assistita.
Definizione di violenza contro le donne
Dalla Dichiarazione sull'eliminazione della violenza contro le donne, adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 1993:
Gli articoli 1 e 2 della risoluzione prevede la definizione più diffusa di violenza contro le donne.
Ai fini della presente Dichiarazione l'espressione "violenza contro le donne" significa ogni atto di violenza fondata sul genere che abbia come risultato, un danno o una sofferenza fisica, sessuale o psicologica per le donne, incluse le minacce di tali atti, la coercizione o la privazione arbitraria della libertà, che avvenga nella vita pubblica o privata.
La violenza contro le donne dovrà comprendere, ma non limitarsi a, quanto segue:
a) La violenza fisica, sessuale e psicologica che avviene in famiglia, l'abuso sessuale delle bambine nel luogo domestico, la violenza legata alla dote, lo stupro da parte del marito, le mutilazioni genitali femminili e altre pratiche tradizionali dannose per le donne, la violenza non maritale e la violenza legata allo sfruttamento;
b) La violenza fisica, sessuale e psicologica che avviene all'interno della comunità nel suo complesso, incluso lo stupro, l'abuso sessuale, la molestia sessuale e l'intimidazione sul posto di lavoro, negli istituti educativi e altrove, il traffico delle donne e la prostituzione forzata;
c) La violenza fisica, sessuale e psicologica perpetrata o condotta dallo Stato, ovunque essa accada.
(da Wikipedia).
Gli eventi per la Giornata internazionale contro la violenza contro le donne
In Italia e nel mondo, ci saranno iniziative e manifestazioni, promosse da associazioni, sindacati e movimenti.
Anche quest'anno, in molte città italiane, i municipi saranno illuminati con il colore arancio e ci saranno le panchine rosse, come simbolo di protesta.
Mara Carfagna, vicepresidente della Camera, ha promosso una campagna istituzionale intitolata #nonènormalechesianormale: assolutamente bipartisan, alla presentazione erano presenti molti esponenti di tutti gli schieramenti politici.
La Carfagna ha così spiegato l'iniziativa:
"Noi donne siamo state capaci di superare gli steccati politici, è una battaglia lunga, bisogna cambiare la testa delle persone, serve una rivoluzione culturale . Ho presentato un emendamento per istituire un ulteriore fondo per assistere le famiglie affidatarie di orfani di femminicidio. Abbiamo chiesto a tutti di unirsi all'onda e di diffondere il messaggio. Chiunque può contribuire coinvolgendo amici e conoscenti sulle piattaforme Social e sul web. Non basta più discutere tra addetti ai lavori, oggi bisogna aprirsi, sviluppare in maniera positiva le potenzialità della rete perché se ne parli in famiglia e nei luoghi di lavoro. Si tratta di un tema drammaticamente diffuso e vicino a tutti noi".
Alla campagna hanno aderito anche molti personaggi pubblici, della cultura, dello spettacolo e dello sport, come, tra gli altri, Fiorello, Barbara D'Urso, Claudia Gerini e Maria Grazia Cucinotta: con un segno rosso contro la violenza sotto l'occhio, pubblicheranno brevi video sui vari social network e sul web, per comunicare a tutti che la violenza non può essere considerata "normale".
Mara Carfagna ha invitato tutti a postare sui social l'hashtag #nonènormalechesianormale e una foto con il segno del rossetto sotto l'occhio.
A Roma, alle ore 14 in Piazza della Repubblica, ci sarà la manifestazione nazionale di Non una di meno, contro la violenza di genere e le politiche patriarcali e razziste del governo.
Le conseguenze dannose della violenza contro le donne a livello psicologico, fisico, sessuale e riproduttivo influenzano le donne in tutte le fasi della loro vita.
La violenza contro le donne continua a essere un ostacolo al raggiungimento dell'uguaglianza, dello sviluppo, della pace e della realizzazione dei diritti umani.
Violenza contro le donne, chi chiamare? Numeri utili
Sei vittima o testimone di aggressione? Chiedi aiuto e denuncia!
Prima che accada l'irreparabile, chiama i centri a cui rivolgersi in casi di violenza e stalking sulle donne, come il 1522 del Telefono Rosa: è un servizio promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità.
Il numero 1522 è gratuito ed è attivo 24 h su 24.
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Commenti sull'articolo
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24 Nov 2018
25 Novembre giornata contro la violenza sulle donne......questo il mio contributo. “Basta….femminicidio “
Delicati esili steli….
“donne”
sovente derise,
calpestate,violentate.
Avvolte
ogni di’,
In irruenti tempeste
di malvage parole,
d’assurde accuse,
percosse da lorde mani.
Negato v’e’
levarvi libere
in volo, da un
lieve vento,
ebre di voglia
d’amore, di vita.
Umiliate,insultate,
con le ali tarpate
legate siete
da pesanti catene.
Che ne sara’ di voi
“piccole donne”?
Sotto una pioggia
di ferro….
L’uomo che vi strigeva
tra le braccia
e’ disperso….svanito
pronto,dopo avervi
rubato l’anima
a recidervi la vita.
Alto levate un grido….
“ ora basta “!!
By:Rbc