Il cioccolato fa dimagrire vero o falso?
Arrivano buone notizie dagli USA per i golosoni perennemente a dieta: il cioccolato fa dimagrire!
Non è una trovata pubblicitaria perché a confermarlo è una ricerca-studio guidata da Beatrice Golomb, ricercatrice presso l'University of California di San Diego.
La ricerca scientifica americana
La ricerca, pubblicata sulla rivista "Archives of Internal Medicine", si basa su diverse ricerche che hanno dimostrato gli effetti positivi che il cioccolato ha sulla pressione sanguigna, sui livelli di colesterolo, sulla sensibilità all'insulina; inoltre, essendo il cioccolato particolarmente ricco di Polifenoli (Flavonoidi e Tannini) e la loro efficacia nel combattere i radicali liberi, è fra i maggiori alimenti antiossidanti, circa 4-5 volte superiore al tè nero e 2-3 volte al tè verde.
Gli studiosi americani hanno ipotizzato che il consumo di cioccolato può influenzare positivamente l'indice di massa corporea. Hanno quindi esaminato 1018 soggetti di entrambi i sessi, con un'età compresa fra i 20 e gli 85 anni, in ottima salute, con un IMC medio di 28 (per una perfetta forma fisica il rapporto ideale è di 25).
I 1081 partecipanti allo studio hanno assunto, due volte a settimana, del cioccolato, svolgendo una regolare attività fisica; poi sono stati sottoposti a dei test e, a 971 di essi, hanno misurato nuovamente l'IMC.
I risultati parlavano chiaro: a un maggiore consumo di cioccolato corrispondeva un IMC più basso e quindi soggetti più magri.
Finito l'esperimento, i ricercatori hanno tratto le loro conclusioni, che vanno però valutate con cautela, perché i test sono stati fatti su volontari, a volte riluttanti nel confessare dei peccati di gola.
Comunque i ricercatori precisano:
«È la composizione delle calorie e non il loro numero a determinarne l'impatto sul peso».
Infatti, uno degli ingredienti principali del cioccolato è il cacao che, grazie all'epicatechina in esso contenuta, è in grado di bruciare i grassi e favorire il tono muscolare.
L'obiezione dalla ricerca scientifica italiana
Alla ricerca americana risponde l'Italia, con una lecita obiezione del Dott. Andrea Ghiselli, ricercatore dell'INRAN (Istituto nazionale Ricerca Alimenti e Nutrizione) di Roma.
Il Dott. Ghiselli afferma:
«Molti studi sul cioccolato sono condotti con cioccolato speciale, ricco di catechine e povero di grassi (esattamente il contrario di ciò che si trova in commercio): le catechine appartengono alla famiglia dei polifenoli, responsabili di effetti positivi sulla pressione sanguigna e sul metabolismo degli zuccheri, oltre che sui livelli di colesterolo ematico. Peccato che il cioccolato commercializzato sia differente e che per avere la stessa quantità di sostanze benefiche occorra normalmente assumere anche chili di grassi saturi».
Le ricerche su determinati cibi un po' "trasgressivi", diventano subito una "moda" fra i patiti delle diete; inoltre bisogna sottolineare che l'epicatechina si trova in moltissimi alimenti, ma è molto superficiale sostenere che mangiare uno solo di questi faccia dimagrire.
È importante, invece verificare l'efficacia di un determinato alimento inserito nel sistema dietetico di una persona.
Il Dott. Giacinto Miggiano, Direttore del Centro ricerche nutrizione umana del Policlinico Gemelli di Roma, spiega che il cioccolato non fa dimagrire, ma inserito in un'alimentazione varia ed equilibrata, a piccole dosi, magari fuori pasto, non fa male alla forma fisica.
Si può quindi tranquillamente mangiare un pezzetto di cioccolato fondente senza sensi di colpa, perché non fa né dimagrire ma neanche ingrassare.
E poi, contenendo serotonina, che dà benessere a livello cerebrale, il cioccolato migliorerà sicuramente il nostro umore, dandoci quella soddisfazione che magari ci spingerà a non mangiare altri alimenti.
Moderazione, quindi, come in ogni cosa, e se proprio vogliamo concederci il piacere della cioccolata, preferiamo il tipo fondente, più puro possibile, e forse sarà meglio seguire il consiglio del Dott. Ghiselli:
«Se veramente qualcuno confida nelle qualità dimagranti delle catechine, allora meglio che beva il tè verde».
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