Come dire addio ai peli con la tecnologia
Liberarsi dai peli superflui, al giorno d'oggi, vuol dire scegliere un metodo hi-tech che promette risultati duraturi nel tempo.
Ma quali sono le soluzioni a cui si può fare riferimento nella speranza di trarne beneficio?
La foto-epilazione
La foto-epilazione è una delle soluzioni a disposizione, ma non assicura risultati definitivi: non tanto per le prestazioni insufficienti della tecnologia, ma per il semplice motivo che i peli hanno un ciclo di vita influenzato da numerosi fattori, che condizionano la loro nascita, la loro crescita e la loro morte.
Un parametro importante, per esempio, è rappresentato dalla quantità di energia luminosa che viene assorbita dalla melanina, la quale - com'è noto - è il pigmento da cui dipende il colore scuro dei peli.
Foto-termolisi selettiva
Chi vuole dire addio ai peli più anti-estetici è chiamato a dover scegliere tra la luce pulsata e il laser: tutte e due le tecnologie fanno riferimento a un procedimento che prende il nome di foto-termolisi selettiva, in funzione del quale la melanina del pelo assorbe l'energia che si trasforma in calore; in questo modo i peli vengono surriscaldati senza che la pelle circostante possa essere alterata.
La luce pulsata si basa su una sorgente luminosa caratterizzata da varie lunghezze d'onda (ad ampio spettro), mentre le onde luminose che vengono generate dal laser sono monocromatiche e unidirezionali, di una lunghezza sola.
In entrambi i casi è indispensabile che le apparecchiature estetiche vengano utilizzati da un professionista del settore: ci si potrebbe domandare, a tal proposito, se non si possa fare a meno di ricorrere a un medico o se, invece, ci si possa accontentare di un estetista.
Per quel che riguarda gli interventi degli estetisti, il loro campo di azione è definito dal Decreto Legislativo n. 110 del 2011, che si riferisce ai soft laser, alla luce pulsata e ai laser defocalizzati, che non sono altro che laser medicali che dispongono di un filtro che riduce l'intensità e distribuisce su più lunghezze d'onda la radiazione.
La competenza è fondamentale per un'anamnesi accurata, fermo restando che per l'uso dei macchinari laser occorre aver frequentato un corso di formazione, al termine del quale deve essere rilasciata una certificazione.
Chiunque si occupi dell'epilazione permanente, occorre valutare la presenza di eventuali lesioni cutanee e di possibili patologie concomitanti, per poi verificare la densità pilifera, il fototipo, il diametro del fusto del pelo e l'assunzione di farmaci.
Sia i pazienti che gli operatori sono tenuti a indossare occhiali ad hoc, per sicurezza.
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Fate attenzione sempre per eventuali allergie. Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico di fiducia e/o di specialisti.
Di Thinkdonna
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