Cosa significa prendersi cura di un genitore anziano

Quando si è figlie di un genitore anziano, il rapporto genitore-figlia può diventare particolarmente complesso e intenso, soprattutto sotto il punto di vista emotivo. Tenere sotto controllo i propri livelli di ansia o di rabbia, legati alla difficoltà di prendersi cura del proprio genitore in tutto e per tutto, è importante; così, allo stesso tempo, è fondamentale mantenere la lucidità necessaria ad affrontare casi di demenza senile che potrebbero portare a non essere riconosciuti dal genitore, o a gestire casi particolarmente difficili sotto il punto di vista fisico, quando difficoltà a camminare o a svolgere i gesti più elementari dominano le giornate.

Come assistere un genitore anziano

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In primo luogo, quando si tratta di assistere un parente anziano, soprattutto se genitore, bisogna tenere presenti i propri limiti, sotto il punto di vista fisico, mentale ed emotivo. Spesso si vorrebbe dare tutto pur di salvare la persona oggetto delle proprie cure, ma si finisce per spingersi troppo oltre e danneggiare in primo luogo se stesse, la propria mente e il proprio corpo.

In questi casi, si può passare da un'iniziale fase di smarrimento fino a un autentico esaurimento emotivo, che può manifestarsi a sua volta in ansia e depressione. Da qui, l'importanza di mantenere un forte autocontrollo e cercare di allontanarsi, ogni tanto, dalla propria emotività e guardare alla situazione con rinnovata lucidità. A volte, questi momenti si traducono in precise richieste d'aiuto, che non va assolutamente interpretato come segno di debolezza, ma come essenziale ricerca di qualcuno che, per competenza, studi ed esperienza, possa gestire al proprio fianco la delicata situazione.

Allo stesso tempo, bisogna saper riconoscere le reali esigenze del proprio genitore: delle difficoltà di deambulazione potrebbero costringere a trovare montascale per anziani per permettere al proprio padre o alla propria madre di superare i gradini presenti in casa, ad esempio. Si tratta apparentemente di un semplice accorgimento, che può però fare la differenza, se si hanno scale in casa e lo stato del proprio genitore gli impedisce ormai di superare agevolmente quelli che sono diventati degli autentici ostacoli.

Alcuni problemi comuni

I casi più frequenti sono quelli in cui delle difficoltà fisiche si accompagnano a episodi di demenza senile, o a mali più gravi quali l'Alzheimer. Altre volte, invece, subentra una forma di orgoglio o di negazione, che porta l'anziano a negare, appunto, di aver bisogno di aiuto anche nello svolgere le azioni più quotidiane, pur rendendosi perfettamente conto delle difficoltà che sta vivendo.

Lavarsi, camminare, mangiare, sono gesti che molti danno per scontati, ma quando si creano delle difficoltà particolari, potrebbe essere il caso di ricorrere a un aiuto esterno. Spesso, però, anche questo viene rifiutato: l'idea di un badante o di un'assistenza sanitaria esterna molte volte viene respinta nel nome di un attaccamento alla propria indipendenza, che non ci si sente ancora disposti a perdere.
In questi casi, bisogna tenere duro e rendersi conto che, al di là di qualsiasi senso di colpa si possa provare, è necessario accettare il genitore in una nuova veste, forse più bisognosa di cura e di protezione, piuttosto che forte e autoritaria come magari prima si era disposte a vederlo. Nuovamente, torna essenziale una buona dose di lucidità, che permetta di guidare il genitore verso il suo nuovo ruolo e se stesse verso un nuovo patto con la vita e con il proprio padre o la propria madre: non sono certo un peso, ma non possono neanche diventare il centro di tutte le proprie cure o attenzioni; il rischio è quello di superare la misura, e finire per soffrire emotivamente e fisicamente.

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L'articolo è solo informativo, perché Think Donna non offre trattamenti medici né fa diagnosi.
Si raccomanda di chiedere sempre il parere del proprio medico di fiducia e/o di specialisti.

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