Addominali scolpiti con un solo esercizio: il plank

Un allenamento breve ma ultra efficace per addominali e glutei scolpiti? Sembra una chimera ma esiste e si chiama plank.

Le vacanze al mare si avvicinano, hai pochissimo tempo a disposizione e sogni pancia piatta e addominali scolpiti per sfoggiare con orgoglio quel costume super trendy che hai tanto desiderato?
Bene, allora leggi questo post e segnati il nome dell'esercizio più efficace per modellare addominali e glutei nel minor tempo possibile: il plank.
Forse ne avrai sentito parlare in palestra, sulle riviste, tra le amiche che si preparano per la prova costume e soprattutto sul web: sì, perché il plank è tornato ad essere popolarissimo sia tra chi si allena in palestra che chi pratica fitness in casa.

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Perché il plank è così popolare?

Prima di tutto perché il plank ("tavola" in inglese) è un esercizio efficacissimo, che fa lavorare la muscolatura profonda di addominali, glutei e spalle, senza richiedere l'uso di alcun attrezzo e poi perché lo si può praticare ovunque e in qualsiasi momento. Inoltre, richiede un tempo minimo di esecuzione dunque è adatto anche a chi ha poco tempo da dedicare all'attività fisica. E, dulcis in fundo, essendo un esercizio che aumenta la resistenza e di potenziamento, dà una spinta al metabolismo permettendoti di continuare a bruciare calorie anche ad esercizio concluso!
Ti ho incuriosita? Inizia subito il tuo percorso verso addominali tonici e scolpiti!

Prima di iniziare, si consiglia di fare sempre un check up con un medico specialista.

OK, lo faccio! Come si esegue il plank?

  1. Nella posizione base del plank ci si mette a terra in posizione prona appoggiati sui gomiti ben allineati con le spalle, le gambe sono distese e leggermente divaricate, l'obiettivo è quello di formare una linea retta dalla testa ai fianchi (una tavola, appunto).
    Le punte dei piedi e gli avambracci sono gli unici punti di appoggio.
  2. A questo punto bisogna mantenere la posizione con la muscolatura di addome e glutei tesa, senza effettuare torsioni o flessioni e mantenendo la testa e lo sguardo verso il basso.
  3. Se lo si esegue da solo, si inizia mantenendo la posizione per 20 secondi e si incrementa la resistenza giorno dopo giorno, fino ad arrivare anche a 3 minuti.
    Se lo si abbina ad altri esercizi si possono fare 2/3 serie da 20/30 secondi ciascuna.

Quali muscoli sono coinvolti?

Il plank fa lavorare la muscolatura in modo isometrico (ovvero statico, contraendo i muscoli) e coinvolge tutto il core, ovvero la parte centrale del corpo (addominale retto e obliqui) e i glutei. Anche le spalle lavorano!

La sfida di 30 giorni per una pancia piatta

La challenge ("sfida" in inglese) che impazza sul web prevede 30 giorni di allenamento (con 4 di riposo) di pochi minuti con un incremento della resistenza da 20 a 300 secondi, ovvero ben 5 minuti!
Quando inizierai i primi 20 secondi ti sembreranno eterni ma con costanza migliorerai giorno dopo giorno.
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Tante varianti per non annoiarsi mai

Se questo esercizio ti è piaciuto sappi che ne esistono tantissime varianti che ti permettono di coinvolgere nell'allenamento altri muscoli e altre zone del corpo oppure di intensificare l'esercizio di base: il plank con braccia tese, il plank laterale, il plank con una gamba o un braccio sollevati. Inoltre sono stati sviluppati esercizi di plank dinamici: insomma con il plank non c'è mai modo di annoiarsi!

Articolo a cura di
Simona Sgrò

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L'articolo è solo informativo, perché Think Donna non offre trattamenti medici né fa diagnosi.
Rivolgiti al tuo medico di famiglia o a uno specialista prima di mettere in pratica un nuovo esercizio o una nuova tecnica di fitness.
ThinkDonna non è responsabile in alcun modo nei confronti di persone per qualsiasi danno particolare, incidentale, o indiretto causato o presunto per causa diretta o indiretta dalle informazioni contenute in questo documento.

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