Genitori e figli, quando dire la verità su Babbo Natale
" Papà, mamma, esiste davvero Babbo Natale? "
Chi ha figli lo sa. Sono tanti i genitori che temono questa domanda con l'avvicinarsi delle festività natalizie. Sì, perché a un certo punto della vita dei bambini, quella bellissima magia dello Spirito natalizio s'interrompe. Intorno ai 6-7 anni alcuni bambini iniziano a dubitare dell'esistenza del famoso personaggio vestito di rosso, dalla lunga barba bianca, con una sacca piena di regali.
Con l'ingresso alla scuola elementare, il mito di Babbo Natale cade inesorabilmente, perché non tutti sono stati educati allo stesso modo e quindi inizia a circolare la voce: "Babbo Natale non esiste, Babbo Natale non esiste!". E per alcuni bambini che invece ci credevano fermamente, può essere un vero shock!
Devono quindi intervenire i genitori per aiutarli a vedere le cose più chiaramente.
E mentre alcuni genitori scelgono di mantenere vivo il mito Babbo Natale, altri decidono di non farlo per paura di "mentire" ai propri figli. Per loro il Natale non ha niente di magico ma è solo un fenomeno commerciale.
Qual è quindi la cosa giusta da fare?
Perché i bambini devono credere a Babbo Natale?
Molti genitori, sono felici di parlare di Babbo Natale al loro bambino. Per loro, questo personaggio fa parte della magia del Natale. Anch'io e mio marito siamo tra questi e negli anni in cui i nostri figli erano piccoli, il periodo natalizio era davvero magico, avvolto in una calda atmosfera che ricordiamo con nostalgia. Tuttavia, arriva un giorno in cui i bambini mettono in dubbio l'esistenza di Babbo Natale. Allora come rispondere alle loro domande? È una buona idea mantenere il mito? A che età dovremmo dire loro la verità? E come farlo al meglio?
Quali sono i vantaggi e gli svantaggi nel credere in Babbo Natale?
Dobbiamo ammetterlo, i nostri ricordi spesso dettano i nostri comportamenti e la Festa di Natale che desideriamo è come quella che abbiamo conosciuto o che avremmo voluto da piccoli.
I bambini credono facilmente a Babbo Natale, perché vivono in un mondo in cui l'immaginazione occupa molto spazio. Sono anche ingenui il che rende facile per loro credere a ciò che viene detto su Babbo Natale. Inoltre, hanno prove concrete della sua esistenza: possono vederlo, toccarlo, ascoltarlo parlare e persino scrivergli.
È il periodo in cui i più piccoli hanno bisogno di credere nei supereroi e nei personaggi forti e potenti. Per i bambini, Babbo Natale può rappresentare un personaggio del genere.
Poi però arriva la dura realtà gridata nei cortili delle scuole e a volte tra fratelli e sorelle, cugini e amici.
È difficile sfuggire alla rivelazione "Babbo Natale non esiste" quando entri nella "scuola da grandi" e bisogna riflettere soprattutto su quei bambini più sensibili, rimasti delusi e aiutarli.
Il parere degli esperti è quasi unanime: se si deve stabilire un limite, l'età giusta per dire la verità su Babbo Natale ai bambini è intorno agli 8 anni.
Sempre secondo alcuni esperti, psicologi e psichiatri, la cosa importante da capire, comunque, è che non c'è alcun problema se il bambino continua a crederci fino alla fine della scuola primaria.
Il bambino deve essere l'unico a decidere fino a quando vorrà crederci.
È molto importante ascoltare i propri figli. Anche nella mia famiglia abbiamo avuto qualche difficoltà sul tema credere o non credere a Babbo Natale. Io ai miei figli dicevo che ciò che più importa è quello cui loro vogliono credere e ancora oggi penso che sia meraviglioso poter sognare e vivere lo Spirito natalizio.
Io penso che ci sono tanti vantaggi per i bambini piccoli nel credere in Babbo Natale. Uno degli aspetti positivi per i bambini è che aspettare Babbo Natale e sognarlo li aiuta a sviluppare la pazienza.
Babbo Natale fa parte delle rappresentazioni positive del bambino, perché è un personaggio buono e sorridente.
Credere in Babbo Natale è anche un modo per alimentare sentimenti positivi come l'empatia, la gioia, la condivisione, per vivere la magia del Natale e partecipare a un rito sociale, come ad esempio lasciare biscotti e latte per ringraziare Babbo Natale, scrivergli una letterina, cercare di essere buoni e generosi, ecc.
Non bisogna comunque insistere, soprattutto con i bambini molto sospettosi o diffidenti nei confronti degli estranei.
In questo caso si può spiegare che molte persone amano credere in questo personaggio perché lo associano alla "magia del Natale" e ricordargli che ognuno è libero di credere ciò che vuole.
Penso che tutti i genitori di bambini piccoli devono saper ascoltare i propri figli quando fanno domande, in modo da conoscere i loro pensieri e accompagnarli nel loro interrogatorio senza anticiparlo.
E se a 8 anni il bambino crede ancora a Babbo Natale, è perché ne ha bisogno. I motivi possono essere tanti: è molto creativo, vive un periodo complicato e si relaziona con l'immagine rassicurante di Babbo Natale, non vuole lasciare il mondo dell'infanzia...
Anche esperti in materia di sviluppo dicono che i genitori dovrebbero lasciare che i loro bambini credano in Babbo Natale per tutto il tempo che vogliono.
Io ricordo quando mio figlio maggiore mi chiese dell'esistenza di Babbo Natale, io gli chiesi a mia volta: "Tu, cosa ne pensi?" lasciandolo libero di esprimere la sua facoltà di apprendimento, stimolandolo a scoprire da solo la verità. In questo modo l'ho sostenuto nel suo desiderio di crederci oppure no, lasciandogli i suoi tempi e poi negli anni, piano piano la verità è maturata da sola.
E se il bambino dovesse reagire male quando scopre che Babbo Natale non esiste?
Le emozioni possono essere diverse, perché quando un piccolo scopre che Babbo Natale non esiste, potrà sentirsi tradito, deluso ma anche provare sollievo.
In generale, se si rispetta il ritmo del bambino, il passaggio al non credere più a Babbo Natale sarà naturale e semplice. Tutto dipende dalla personalità del piccolo, dal rapporto con i suoi genitori e il contesto in cui fa la scoperta della verità, ma anche dai traumi vissuti in passato che possono influenzare la sua reazione.
Qualora tuo figlio dovesse reagire male alla scoperta della verità su Babbo Natale, cerca di non banalizzare la situazione ma mostra empatia alla sua frustrazione, dicendo: "Ti senti triste, capisco... ", oppure "Lo so, non è facile, ti senti tradito e arrabbiato... ". È molto importante dargli il tempo di elaborare, di vivere queste sensazioni perché accettare che Babbo Natale non esiste, può essere un vero processo di lutto, di perdita di una persona cara. È molto importante, però, che il piccolo non si senta preso in giro; bisogna spiegargli bene che quella piccola bugia è stata detta per insegnargli a sognare, magari dicendo che anche noi stessi abbiamo scoperto come lui che Babbo Natale non esisteva, in modo che il bambino si senta accolto empaticamente.
Consigli utili per mamma e papà
Infine, è importantissimo per i genitori di bambini piccoli, ricordare e memorizzare bene che:
- È meglio evitare di dire al tuo bambino che solo i bambini bravi ricevono regali, poiché questo può stressarli, renderli tristi o farli sentire cattivi.
- Bisogna ricordare l'età dei piccoli, che si trovano in un periodo in cui hanno difficoltà a controllarsi. La figura di Babbo Natale può essere usata in modo positivo, insegnando, ad esempio, al bambino a cercare di tollerare le aspettative e l'incertezza (ad esempio "Avrò tanti regali?") e abituarlo a condividere. Un utile esempio può essere la creazione di un Calendario dell'Avvento: questo aiuterà il piccolo a imparare a essere paziente, lo incoraggia a donare, sviluppando il senso di condivisione e generosità.
- Quando la lista di Babbo Natale è troppo lunga perché tuo figlio chiede molti regali, spiegagli che deve fare una scelta. Puoi dire: "Babbo Natale non può darti tutto ciò che chiedi". Puoi però aiutarlo scegliendo insieme le due o tre cose che di più vorrebbe ricevere.
- Bisogna spiegare ai bambini che tutti i regali ricevuti non provengono solo da Babbo Natale, ma alcuni li hanno fatti mamma e papà, altri dai nonni e zii e da altre persone intorno alla famiglia; questo permette ai piccoli di ringraziare la persona giusta, di essere grati, soprattutto quando vede altri bambini che ricevono pochi doni.
- Finché il bambino crede felicemente in Babbo Natale ed è sereno, non è necessario rivelargli la verità.
È importante ricordare ai bambini che il fascino del Natale non è solo associato a Babbo Natale.
Ci sono Alberi di Natale, Presepi, il già citato Calendari dell'Avvento, decorazioni natalizie, compresi i pasti delle feste in famiglia e la gioia di stare insieme.
Spero che questi consigli da mamma a mamma, ma anche ai papà, vi siano utili. Alla prossima! (🌺◠‿^)
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► Albero di Natale, di che colore sarà quest'anno? Le più belle tendenze sugli addobbi natalizi
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