Sesso, gli scienziati affermano: il punto G non esiste.

Il punto G esiste davvero? Tutte le donne l’hanno oppure il punto g non esiste? Alcuni studiosi hanno provato a chiarire i misteri riguardanti il punto G.

Un team di scienziati americani, guidati dall'urologo Amichai Kilchevsky, dopo anni e anni di studi e ampie ricerche in materia, ha provato a chiarire i misteri riguardanti il punto G.
Tutto è iniziato nel 1950, quando il ginecologo Ernst Grafenberg ha descritto quest'area nascosta a "forma di fagiolo", che stimolata darebbe la massima felicità sessuale alla donna.
Come se non bastasse, nel 2008, il sessuologo italiano Emmanuele Jannini, pubblicò sul "Journal of Sexual Medicine" uno studio di ecografia transvaginale, fotografando questo "interruttore del piacere", il mitico punto G.
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La spiegazione scientifica

Le ricerche degli ultimi giorni hanno invece stabilito che non ci sono evidenti prove scientifiche che portano a credere alla reale esistenza del punto G.
Gli scienziati americani hanno pubblicato sul "Journal of Sexual Medicine" questa conclusione:
" Misure investigative obiettive non sono riuscite a produrre un'evidenza forte e consistente dell'esistenza di una regione anatomica correlabile al famoso punto G".
Una risposta di conforto a tutti quegli uomini che hanno cercato invano e che si sono sentiti frustati dopo tutti i tentativi falliti.
Inoltre il dottor Kilchevsky ha aggiunto:

"Molte donne si sentono quasi come se fosse colpa loro se non riescono a trovarlo; la realtà è che probabilmente è qualcosa che, storicamente o evolutivamente non dovrebbe esistere".
Alle stesse conclusioni sono arrivati gli studi effettuati su 1800 donne presso il King College di Londra.
Il team del dottor Kilchevsky ha basato il suo studio sul controllo di ricerche cliniche precedenti, dai testi del Kama Shastra, predecessore del Kamasutra, alle recenti ipotesi del 2010 della ginecologa francese Odile Buisson, secondo cui il "piacere" dipenderebbe dal clitoride. Secondo la dottoressa Buisson, durante il rapporto sessuale il clitoride, assume una posizione capace di provocare un'ipersensibilità in una piccola parte della parete della vagina, il punto G per l'appunto, provocando un intenso orgasmo.

La questione scientifica è ancora aperta, perché anche il dottor Kilchevsky e i suoi scienziati hanno dovuto ammettere che la questione richiede altre considerazioni; infatti, anche se non sono state trovate prove scientifiche, esistono le testimonianze di quelle "fortunate" donne con un'area particolarmente sensibile nel loro apparato genitale che hanno veramente provato quell'intenso piacere.
Il mistero continua...

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Commenti sull'articolo
  • Salvatore 17 Set 2015

    come fare quando si fa all'ammore a durare di piu a lungo oppure a conoscere il trattenimento oppure a stare un 3 o 4 minuti?Aspetto.

  • Thinkdonna 21 Set 2015

    Buongiorno Salvatore. Per rispondere alla sua domanda, secondo uno studio della Società Italiana di Andrologia (SIA), un rapporto dura in media dai 3 ai 7 minuti. Se l'eiaculazione avviene prima che la desideriate, forse dovreste seguire una terapia per ricostruire e avere una vita sessuale appagante.

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