Viaggio nella Milano del Futurismo
In questa primavera 2015, se state cercando un hotel a Milano tra le offerte di Expedia, probabilmente avete altri obiettivi - uno su tutti, l'Expo.
Eppure, non bisognerebbe mai dimenticare gli innumerevoli volti del capoluogo lombardo: tra le altre cose, infatti, Milano è stata anche culla di alcune delle maggiori avanguardie artistiche italiane. In particolare, la città rappresentò il fulcro del movimento futurista, di cui ancora oggi conserva innumerevoli tracce: ripercorrerle - oltre a far la gioia di tutti gli appassionati d'arte - può essere un modo originale per scoprire la città, assaporandone le sfumature più affascinanti.
Luoghi del Futurismo a Milano
Il tour milanese alla scoperta dei luoghi del futurismo non può che partire da Casa Marinetti, l'ex dimora di Filippo Tommaso Marinetti, ovvero colui che fondò il celeberrimo movimento nei primi anni del Novecento.
L'edificio si trova in via del Senato 2 ed è contrassegnato da una targa di marmo che reca la frase "Da qui il movimento Futurista lanciò la sua sfida al chiaro di luna specchiato nel Naviglio".
Un'altra dimora a cui far tappa è la Casa Museo Boschi Di Stefano, ubicata al civico 15 di via Giorgio Jan: al suo interno è custodita la collezione dei coniugi Antonio Boschi e Marieda Di Stefano, che rappresenta una straordinaria testimonianza sulla storia dell'arte italiana del XX secolo.
E l'importanza della casa si deve non solo al valore delle opere artistiche esposte: proprio questo edificio, infatti, fu uno dei luoghi di ritrovo prediletti dagli artisti futuristi, che qui si incontravano per discutere delle tematiche a loro più care.
Tra i luoghi migliori per conoscere l'opera del movimento vi è poi la Pinacoteca di Brera, che si trova in via Brera 28. All'interno della sala X della struttura è esposta la collezione Jesi, che racchiude 70 dipinti e 12 sculture dell'arte italiana della prima metà del Novecento, tra cui spiccano i nomi dei grandi maestri del movimento futurista, come Umberto Boccioni, Carlo Carrà, Gino Severini e Mario Sironi.
Se avete ancora tempo a disposizione, merita una visita anche il Museo del Novecento di Via Marconi 1, dove si possono ammirare altre grandi opere d'arte relative a questo importante periodo storico, come il "Trittico degli stati d'animo" di Boccioni o "Automobile + Velocità + Luce" di Giacomo Balla, giusto per citare due dei capolavori più conosciuti.
La polibibita
Il movimento futurista cercò di rivoluzionare non solo l'arte, la letteratura, la musica, la danza ma persino la gastronomia: il movimento nazionalista e autartico rifiutò di chiamare con il termine inglese cocktail le miscele alcoliche, preferendo il nome polibibita.
In contrapposizione alla volontà dei più famosi bartender, così affermava Marinetti:
"Ogni errore di dosaggio, potrà dar vita ogni volta a una ricetta diversa".
In tutto il mondo stanno tornando di moda le miscelazioni alcoliche vintage, che sanno di storia.
Potete degustare alcune polibibite in uno dei locali più frequentati e modaioli di Milano, il Blanco (via G.B. Morgagni 2, ang. p.le Lavater), come:
- Rosa Bianca, creata dal ristoratore torinese Angelo Giachino (preparata con 2 cl. Campari, 4 cl. succo d'arancia, essenza di rosa damascena, gocce di anice forte) servito su di un piccolo vassoio con seta rossa e velluto nero profumato all'essenza di rosa-.
- Avanvera dell'ingegnere torinese Cinzio Barosi (preparato con 3 cl. Storico Vermouth di Torino Cocchi, 3 cl. brandy italiano, 1 cl. liquore Strega) servito su un vassoio di metallo con mandorle, fette di pomodoro, formaggio e caffè-.
- Inventina di Marinetti, (preparata con 12 cl. di moscato, 4 cl. liquore all'ananas, cubetti di succo d'arancia gelato) e altre ancora sono servite in un angolo bottiglieria del locale.
Curiosità
Secondo il Marinetti, la polibibita Inventina, così rinfrescante e lievemente inebriante, serviva a trovare fulmineamente idee nuove.
Potete infine concludere il vostro tour visitando la tomba di Marinetti, che si trova ubicata nel bellissimo Cimitero Monumentale di Milano. La tomba di Marinetti non è facile da trovare: si tratta di un monumento molto sobrio e semplice rispetto alle sontuose costruzioni che lo circondano - chi vuole visitarla deve cercare una lapida bassa, ricoperta da una lastra di bronzo decorata con greche floreali.
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Di Thinkdonna
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