Strudel di mele ricetta originale | Un magico autunno a Canazei
Indice
- Cosa vedere a Canazei
- La Foresta dei violini
- La cucina della Val di Fassa
- Curiosità: lo strudel ha origini turche!
- Come preparare lo strudel di mele a casa?
- Ricetta originale
- Per la pasta
- Per il ripieno
- Preparazione
- Come preparare l'impasto
- Come preparare il ripieno
- La tiratura della sfoglia
- Commenti degli utenti
Canazei è un piccolo comune della provincia di Trento, che sorge incastonato tra le vette più suggestive della catena montuosa delle Dolomiti, cullato dalla dolce vegetazione della Val di Fassa.
A dispetto delle sue ridotte dimensioni (appena 67 chilometri quadri) si tratta di una località a forte richiamo turistico, conosciuta specialmente per la sua grande offerta sportiva, capace di soddisfare i cultori delle più diverse discipline - sci, hockey, arrampicata, alpinismo, ciclismo, skyrunning e molto altro ancora.
In questo periodo dell'anno, non sono pochi coloro che si ritrovano a sfogliare queste pagine alla ricerca di un hotel a Canazei, con il desiderio di sperimentare la poesia dell'autunno in Val di Fassa.
Cosa vedere a Canazei
Le opportunità per chi ama le vacanze a contatto con la natura di certo non mancano, grazie alla splendida posizione del comune. Infatti, nei pressi di Canazei sorgono due meravigliose oasi naturali, in cui è possibile dedicarsi all'escursionismo di tutti i livelli e alle attività all'aria aperta che più si prediligono.
La prima area naturale d'interesse è quella del Parco Naturale di Paneveggio - Pale di San Martino, uno spettacolo paesaggistico a 360 gradi, che si estende su circa 190 chilometri quadri di territorio.
In quest'area è possibile ammirare la vegetazione tipica degli ambienti montani del Trentino, dove vivono splendidi esemplari di cervi, camosci, stambecchi, ermellini, caprioli, volpi, martore, tassi, galli forcelli e cedroni, gufi, civette, picchi, marmotte, aquile reali e camosci - giusto per menzionare alcune delle specie radicate nel territorio.
La Foresta dei violini
Ma il punto di forza del parco è costituito dalla foresta demaniale di Paneveggio, conosciuta anche come "Foresta dei violini": nei suoi 2700 ettari, si trovano diverse specie di alberi dai legni pregiatissimi, che non a caso venivano utilizzati dai liutai più illustri del passato - Stradivari, che è il primo a balzare in mente, è solo uno di loro - per la creazione di violini di qualità eccellente. Se poi si pensa che anche il grande Giovanni Allevi si esibì all'interno di questa magica oasi naturale, dedicando un brano all'abete di risonanza di Paneveggio, non si può non desiderare di immergersi nei suoi spazi incantati.
Non è certo da meno il Parco Naturale Sciliar - Catinaccio, che si sviluppa su una superficie di 6.796 ettari, in un'area dal fascino talmente suggestivo da sembrare irreale. La sua particolarità più intrigante è il fenomeno per cui le vette che lo incorniciano sembrano cambiare colore durante l'arco della giornata, tingendosi delle più calde sfumature di rosa e vermiglio. Questa scenografia naturale mozzafiato si presta a essere il set ideale per tutti gli appassionati di fotografia e per tutti coloro che vogliono catturare la vera bellezza della natura.
Canazei rappresenta un connubio perfetto fra natura e sport, cultura, manifestazioni e divertimento; ma grazie alla cucina tipica, ricca di piatti dal gusto deciso, si ha la possibilità di soddisfare anche qualche peccato di gola.
In ogni locale della Val di Fassa si può trovare la cultura e l'ospitalità ladina, dai rinomati ristoranti gourmet (mensionati nelle più prestigiose guide gastronomiche) ai rifugi in quota, bar e pasticcerie e alle malghe (le caratteristiche case rustiche,in pietra e legno, del Trentino-Alto Adige che si trovano nelle zone più alte delle montagne).
La cucina della Val di Fassa
Nei locali in tipico stile tirolese e a conduzione familiare, si possono assaggiare classici piatti della gastronomia fassana.
La cucina della Val di Fassa è influenzata a nord dalla tradizione sud-tirolese e a sud da quella veneta.
Fra i prodotti tipici c'è sicuramente lo speck, ingrediente principale di molte ricette, diffuso in tutto il Trentino-Alto Adige, i formaggi dal sapore deciso come lo Spetz Tsaorì o il Puzzone di Moena e quelli più delicati e dolci come il Nostrano di Fassa.
Oltre ai formaggi non può mancare la classica polenta, i canederli ed i cajoncie (ravioli a mezzaluna ripieni di ricotta e spinaci).
Ai più golosi non sfuggiranno le "fortaes" (dolci fritti a forma di chiocciola) le frittelle di mela e lo strudel di mele, tutti fatti in casa.
Curiosità: lo strudel ha origini turche!
Lo strudel di mele, questo delizioso dolce, dal gusto delicato, che viene preparato in modi diversi, dai più semplici ai più ricchi, non avrebbe origini tirolesi, tedesche o austriache.
Lo strudel di mele ha origine in Turchia: infatti è una variante di un antico dolce turco, il Baklava (che ha mantenuto nel corso dei secoli la ricetta originale fatta da un impasto di noci, frutta secca e pane, aromatizzato da un liquore molto forte).
Esistono altre varianti nelle cucine arabe, armene, albanesi, serbe, bulgare, bosniache, greche, persiane ed israleliane.
Nel XVI sec, il sultano Sülayman, il Legislatore, sconfisse gli Ungheresi nella battaglia di Mohacs, nella quale morì anche Luigi II di Ungheria. Nei quasi duecento anni di dominazione turca, in Ungheria e in tutta l'Europa centrale, oltre alla religione musulmana, arrivarono tradizioni culinarie e tante ricette tipiche della Turchia.
Una di queste fu proprio quel dolce arrotolato chiamato Baklava; nel corso degli anni la ricetta subì tante varianti e l'aggiunta di un ingrediente che oggi è fondamentale: le mele.
In Austria, sopratutto a Vienna, l'Apfelstrudel (strudel di mele) è molto amato e richiesto nei bar, accompagnato da caffè o latte caldo o da salsa alla vaniglia.
Le valli del Trentino-Alto Adige, principali produttori di questo succoso frutto hanno fatto dello strudel di mele un dolce tipico della zona, facilissimo da reperire in ogni momento: dalla colazione, accompagnato da un ottimo e cremoso caffè oppure per un relax pomeridiano, servito con una fumante tazza di tè.
Come preparare lo strudel di mele a casa?
Ecco gli ingredienti ed i segreti per realizzare un perfetto strudel casalingo, con la sfoglia leggera e croccante, seguendo la...
Ricetta originale
Ingredienti
🍴 | TIPO DI PORTATA | ■ dolci |
🍺 | DOSI | ■ 8 - 10 persone |
📌 | DIFFICOLTA' | ■ media |
⏰ | PREPARAZIONE | ■ 2 ore |
🍳 | COTTURA | ■ 40 - 50 minuti |
💰 | COSTO | ■ medio |
🍲 | REPERIBILITA' ALIMENTI | ■ facile |
🔥 | CALORIE | ■ 1022 |
Per la pasta
- 250g di farina 00
- 20g di olio di semi di mais
- 100g circa di acqua calda
- 1 uovo 1 pizzico di sale
Per il ripieno
- 1,5Kg di mele renette (vanno bene anche le "Pink lady")
- 150g di zucchero semolato
- il succo di un limone
- 50g di pinoli
- 50g di uva sultanina
- 80g di pangrattato
- 50g di burro
- 2 cucchiaini di cannella
- 3 cucchiai di Rhum
- zucchero a velo
Preparazione
Mettete l'uva sultanina in ammollo nel rhum per almeno 10 minuti.
Come preparare l'impasto
- Su una spianatoia o un piano di lavoro disponete a "fontana" la farina setacciata; praticate un buco al centro della farina, rompeteci dentro l'uovo;
aggiungete il pizzico di sale e, con i rebbi di una forchetta, sbattete lentamente l'uovo incorporando, a poco a poco, la farina e versando l'olio a filo. - Amalgamate tutti gli ingredienti e, quando l'impasto sarà meno umido, iniziate a lavorarlo con le mani in maniera energica; aggiungete, poco alla volta, l'acqua tiepida (la quantità dipende dalla grandezza dell'uovo).
L'impasto dovrà risultare asciutto e compatto. - Lavorate a lungo l'impasto, sbattendolo e rivoltandolo più volte, fino a quando sarà morbido ed elastico; dategli la forma di una palla, ungetela con un filo d'olio di semi e mettetelo a riposare per mezz'ora dentro un recipiente, coperto con un canovaccio, in un luogo caldo e lontano da correnti d'aria.
- Accendete il forno (va acceso quando inizia il riposo dell'impasto) a 180°C.
Come preparare il ripieno
- mondate ed affettate le mele a fette sottili, mettetele in una ciotola e versateci sopra il succo di limone (così si eviterà alle mele di annerire);
mescolate e aggiungete lo zucchero e l'uva sultanina, scolata dal rhum. Non fateli macerare per troppo tempo, solo il necessario perché si uniscano gli aromi. - In una padella antiaderente mettete il burro a tocchetti e fatelo sciogliere a fiamma moderata; versate il pangrattato e fatelo tostare con il burro per qualche minuto, poi spegnete e fate intipeidire.
A questo punto inizia la parte un po' più complicata:
La tiratura della sfoglia
- Su un piano di lavoro stendete una tovaglia o un grande canovaccio ed infarinate la superficie.
- Prendete il panetto di impasto e stendetelo sulla tovaglia infarinata: per evitare che la pasta si rompa, ungete leggermente le mani e la pasta con l'olio.
- La pasta dovrà risultare sottilissima, quasi trasparente: per stenderla fate strisciare il dorso delle mani infarinate tra la sfoglia e la tovaglia, partendo dal centro verso i bordi. Una volta stesa la pasta, tagliate via l'orlo che rimane più spesso.
Sul'impasto ben disteso mettete la farcitura in quest'ordine:
- il pangrattato, la frutta scolata, i pinoli e spolverizzate con la cannella; aiutandovi con i lembi del canovaccio, iniziate ad arrotolare la sfoglia formando un rotolo che andrà schiacciato alle due estremità.
- Facendo molta attenzione, mettete lo strudel in una teglia coperta da carta forno, spennellate lo strudel con del burro fuso e fate cuocere per 40-50 minuti: la cottura dipende dal ripieno, comunque lo strudel dovrà risultare ben dorato.
- Servite tiepido, con una spolverata di zucchero a velo.
E tu, hai mai preparato lo strudel?
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