Tutti al mare! Fare il bagno dopo aver mangiato, è una buona idea?
Secondo un vecchio pensiero di nonne e mamme, dopo un pasto è necessario aspettare almeno tre ore prima di fare il bagno.
Molti di noi lo avrà sentito quel "pericolo congestione" ripetuto con tono preoccupante quando, da piccolini, in estate insistevamo nel volerci tuffare in acqua.
Che supplizio tutte quelle ore ad aspettare sotto l'ombrellone!
La conseguenza è che oggi, nonostante tutto, sulle spiagge si sente ancora dire:
"Non fare il bagno! Hai appena mangiato!"
La saggezza popolare e forse anche Internet (escluse le riviste scientifiche) propongono teorie a sostegno di questo mito secolare.
La paura è quella della congestione, il blocco della digestione causato dallo sbalzo termico tra temperatura corporea e quella dell'acqua di mare, fiume o lago.
Innanzitutto la congestione non riguarda solo i tuffi nelle acque marine o lacustri, perché analoghi rischi si hanno anche per aver bevuto una bibita molto fredda o quando si passa da un ambiente particolarmente caldo a uno con aria condizionata, molto fredda.
Curiosità
La regola delle tre ore è prettamente italiana, perché negli altri Paesi basta aspettare un'ora.
La verità è che non c'è alcuna prova scientifica a sostegno di quest'affermazione, ma solo punti di vista.
Il Ministero della Salute, con il suo progetto "Educazione acquatica" ribadisce il concetto che è necessario aspettare prima di buttarsi in acqua.
Se si desidera però fare una passeggiata con i piedi nell'acqua o rinfrescarsi non c'è alcun rischio, anche per i bambini che possono giocare tranquillamente sul bagnasciuga. A tal proposito ricordate di indossare e far indossare il cappello e di mettere una buona protezione solare e non stare troppo al sole, perché i pericoli per troppo caldo sono in agguato!
► Bambini e la spiaggia: piccoli rischi nascosti
► Come mantenersi in forma in vacanza?
Quanto bisogna aspettare per fare il bagno dopo aver mangiato?
Occorre buon senso!
È chiaro che se ci si riempie di cibo come delle botti è sicuro che ci si senta male ma non è ciò che fa un bambino e se accadesse, il malessere sarebbe progressivo e sicuramente il piccolo lo direbbe uscendo subito dall'acqua.
I rischi di annegamento sono causati da altri motivi e occorre seguire alcuni accorgimenti, perché la regola delle tre ore non è poi così avventata.
Fare il bagno dopo mangiato, regole e precauzioni per stare tranquilli
- L'immersione in acqua deve essere graduale: mai fare tuffi quando si è troppo accaldati, perché si rischia una sincope; quando la differenza tra la temperatura del corpo e quella dell'acqua è molto alta, si può avere uno shock termico, svenire e anche annegare.
Per evitarlo occorre entrare in acqua gradualmente, permettendo al corpo di abituarsi. - Evitare pranzi troppo abbondanti.
Non ci sono prove che attestino la necessità di aspettare due o tre ore prima di entrare in acqua ma è vero che il nostro organismo è molto impegnato durante la digestione e quindi non deve essere affaticato da lunghe nuotate o tuffi dagli scogli, soprattutto se l'acqua è fredda.
Analizziamo a tal proposito i tempi medi di permanenza di alcuni cibi nello stomaco:
Tempi di digestione di:
Frutta ==> 40 minuti per le mele - 20 minuti per l'anguria
Latte scremato ==> un'ora
Formaggi freschi ==> un'ora
Formaggi stagionati ==> 4 - 5 ore
Succo di frutta ==> 20 minuti
Verdura cruda ==> 30 - 40 minuti
Verdura cotta ==> 45 - 50 minuti
Patate ==> un'ora
Bistecca di manzo ==> 3 - 4 ore
Pranzo a base di pesce circa un'ora
Pasta e carboidrati ==> un'ora - No ai pasti abbondanti prima di andare al mare
Per evitare problemi di digestione e affaticamento, prima di andare in spiaggia evitate i pasti abbondanti, così i tempi di attesa prima del bagno saranno più brevi. - No all'uso di alcool: gli adulti non devono bere sostanze alcoliche; inoltre bisogna fare attenzione, perché sempre più ragazzi italiani, anche giovanissimi, fanno uso di alcol.
- Mai lasciare da soli i bambini piccoli: al mare o in piscina o nei luoghi a rischio, tenere sempre sotto controllo i bambini piccoli.
- Imparare a nuotare bene
Se possibile, fare a un corso di nuoto. - No a comportamenti incauti.
Far capire ai ragazzi, piccoli e grandi, anche a quelli sopra i 15 anni, che non devono avere comportamenti incauti, come andare troppo al largo, perché potrebbero stancarsi eccessivamente nuotando e quindi incapaci di ritornare a riva.
- Bisogna essere consapevoli delle proprie forze e capacità: se non siete abili nuotatori, non dovete spingervi al largo, evitando gli sforzi eccessivi. Mai superare la boa!
- Non fare il bagno in condizioni climatiche avverse al lago, fiume o con mare agitato.
- Mai da soli in acqua
Fare il bagno in compagnia non solo è più divertente ma può essere utile in caso di traumi, svenimenti, crampi o qualsiasi altro malessere, perché ci si può aiutare a vicenda.
Se non vi sentite bene, meglio non entrare in acqua: gli stati psicofisici non buoni possono esporvi a inutili rischi, soprattutto se il mare è mosso o ci sono pessime condizioni meteo.
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