Venerdì Santo, significato, simboli e tradizioni
- Significato del Venerdì Santo
- La passione di Cristo, la Via Crucis
- Quali sono le stazioni della Via Crucis
- Le meditazioni della Via Crucis
- La Via Crucis e le tradizioni italiane
- I misteri pasquali a Romagnano Sesia
- I misteri pasquali a Vercelli
- I misteri pasquali a Mantova
- I misteri pasquali a Frassinoro
- I misteri pasquali ad Assisi
- I misteri pasquali a Chieti
- I misteri pasquali a Isernia
- I misteri pasquali a Taranto
- I misteri pasquali a Iglesias
- I misteri Pasquali a Trapani
- I misteri di Castellammare del Golfo
- I misteri pasquali di Marsala
- I misteri pasquali a Castelvetrano
- La liturgia del Triduo pasquale
- Via Crucis e le celebrazioni per la Pasqua a Roma, cosa cambia per le norme anti-Covid
- Commenti degli utenti
Il Venerdì Santo è uno dei momenti salienti della Settimana Santa e della Pasqua cristiana.
È anche un giorno molto triste, perché commemora la crocefissione di Gesù Cristo.
Significato del Venerdì Santo
Il Venerdì santo è il venerdì successivo alla Domenica delle Palme e precede la Pasqua cristiana.
È il giorno più triste e oscuro della cristianità. È il giorno della morte di Gesù Cristo sulla croce: i cristiani di tutto il mondo seguono la Via Crucis di Gesù Cristo. Ogni stazione è un'opportunità per ricordare una fase importante del suo calvario e per pregare.
La passione di Cristo, la Via Crucis
L'intera giornata del Venerdì Santo è dedicata alla commemorazione della Passione di Cristo, al suo supplizio e alla sua morte in croce.
Durante questa giornata, i credenti rivivono il tormento di Gesù con la Via Crucis, passando in processione davanti a una serie di 14 croci, chiamate stazioni.
I fedeli si soffermano davanti a ogni stazione per meditare sulla passione di Cristo.
Quali sono le stazioni della Via Crucis
Ogni stazione corrisponde a una scena suggestiva della "Passione di Cristo":
- I stazione - Gesù è condannato a morte
- II stazione - Gesù è caricato della croce
- III stazione - Gesù cade per la prima volta
- IV stazione - Gesù incontra la Madre
- V stazione - Gesù è aiutato dal Cireneo
- VI stazione - Veronica asciuga il volto di Gesù
- VII stazione - Gesù cade per la seconda volta
- VIII stazione - Gesù incontra le donne di Gerusalemme
- IX stazione - Gesù cade per la terza volta
- X stazione - Gesù è spogliato delle sue vesti
- XI stazione - Gesù è inchiodato alla croce
- XII stazione - Gesù muore in croce
- XIII stazione - Gesù è deposto dalla croce
- XIV stazione - Gesù è sepolto
Le meditazioni della Via Crucis
A introdurre le meditazione su ogni stazione della Via Crucis fu il frate francescano Leonardo da Porto Maurizio: prima le diffuse nelle chiese francescane e poi chiese a papa Clemente XII di autorizzarle per le altre chiese.
Il pontefice gradì l'opera del frate e dispose la Via Crucis in ogni chiesa.
Il 27 dicembre 1750 papa Benedetto XIV consacrò il Colosseo alla passione di Cristo e alla memoria dei martiri: furono erette 14 stazioni e una grande croce al centro dell'anfiteatro.
La Via Crucis e le tradizioni italiane
Quando è possibile, le processioni sono fatte all'aperto, altrimenti all'interno delle varie chiese.
La Via Crucis ricostruisce e commemora il percorso doloroso che Gesù percorse, con la croce sulle spalle, dal tribunale di Pilato fino al luogo della crocifissione, sulla cima del monte Golgota.
Una croce di legno nuda è portata in tutte le stazioni della Via Crucis e i credenti si muovono in processione da una stazione all'altra.
In Italia, da nord a sud, la Passione del Venerdì Santo è vista come un evento straordinario, ma anche come idea vacanza di primavera, per scoprire riti e tradizioni dei vari luoghi del Bel Paese.
Purtroppo, il protrarsi della pandemia di Covid-19 ha visto la sospensione, su tutto il territorio nazionale, di tutte le manifestazioni e le iniziative di qualsiasi natura. La pandemia ha cambiato brutalmente le nostre vite, togliendoci il piacere della condivisione e la serenità anche delle piccole cose, di un abbraccio, così come quegli elementi fondamentali per festeggiare davvero.
Raccontiamo comunque le storie di alcune tradizioni regionali, nella speranza che tutto torni alla normalità, senza restrizioni e paure, e si possa ritornare a vivere di persona gli eventi più belli.
I misteri pasquali a Romagnano Sesia
In Piemonte, precisamente a Romagnano Sesia, in provincia di Novara, sin dal 1729 si mette in scena la Passione di Cristo, con quadri viventi fatti da attori, in costume dell'epoca, che rappresentano i momenti salienti della vita di Gesù.
I misteri pasquali a Vercelli
Un antico e suggestivo rito religioso che si ripete dalla seconda metà del XVII secolo, è rappresentato sempre in Piemonte, a Vercelli: si tratta della Processione delle Macchine, la caratteristica Via Crucis del Venerdì Santo, con grandi sculture di legno colorato, portate a spalla dai membri delle confraternite di Vercelli, in cui sono raffigurate le diverse scene della Passione di Cristo.
I misteri pasquali a Mantova
A Mantova, in Lombardia, la tradizione vuole che il pomeriggio del Venerdì Santo ci sia l'esposizione dei Sacri Vasi, dei forzieri dove sono custoditi due preziosi reliquari. I preziosi vasi contengono la reliquia del Preziosissimo Sangue e sono esposti nella Basilica di Sant'Andrea.
I misteri pasquali a Frassinoro
A Frassinoro in provincia di Modena, c'è la manifestazione più importante dell'Emilia Romagna: l'intero paese diventa teatro e gli abitanti del borgo diventano pellegrini che sfilano in processione davanti alle immagini statiche raffiguranti le Stazioni, ripercorrendo la Passione di Cristo in silenziosa preghiera. Il Venerdì Santo di Frassinoro si rinnova, però, ogni tre anni.
I misteri pasquali ad Assisi
In Umbria, ad Assisi, si svolge la tradizionale e suggestiva processione del Venerdì Santo: le Confraternite della città accompagnano la statua della Madonna Addolorata per le vie della città illuminate da fiaccole, fino alla Basilica di San Francesco e poi tornano in Cattedrale insieme con quella del Cristo Morto.
I misteri pasquali a Chieti
All'imbrunire del Venerdì Santo ha inizio la processione di Chieti, in Abruzzo, che dalla cattedrale di San Giustino si snoda lungo le vie del centro storico, con centinaia di figuranti e 13 congregazioni di fedeli. Alla fine della sacra funzione, sulla scalinata del presbiterio della cattedrale, si esibisce il coro composto da oltre 160 elementi che intona il Miserere composto intorno al 1740 da Saverio Selecchy, maestro di cappella della cattedrale.
I misteri pasquali a Isernia
Molto sentita e partecipata la processione del Venerdì Santo a Isernia, in Molise, resa particolarmente suggestiva dalla partecipazione di penitenti, uomini e donne, che indossano una tunica bianca, cinta da un cordone rosso, e un cappuccio che ne cela l'identità. I penitenti portano croci e simulacri raffiguranti la passione e la morte di Gesù e, in segno di penitenza, alcuni incappucciati camminano scalzi.
I misteri pasquali a Taranto
Una particolare Via Crucis è rappresentata nella città di Taranto, in Puglia, con tre processioni, lente e suggestive:
- La prima processione, chiamata Perdùne, inizia il pomeriggio del Giovedì Santo e prosegue fino a tarda.
- La seconda processione inizia la mezzanotte tra il Giovedì e il Venerdì Santo, con il Pellegrinaggio della B.V. Addolorata, portata a spalla in processione da una confraternita, dalla Chiesa di San Domenico in città vecchia e raggiunge alle prime luci dell'alba la città nuova, per la durata di 14 ore circa. La processione è aperta dalla troccola, particolare strumento fatto con una tavola di legno con denti di ferro dà il ritmo
- La terza processione, quella dei Misteri, con i confratelli in abito di rito e rigorosamente scalzi, con i gruppi statuari e il simulacro del Cristo morto, percorre il solo centro cittadino e dura fino all'alba del Sabato Santo.
Le processioni della Settimana Santa tarantina sono rese suggestive e particolari dall'andatura lentissima di tutti i partecipanti, che prende il nome di nazzicata e dalle marce funebri eseguiti dalle bande ingaggiate dalle confraternite.
I misteri pasquali a Iglesias
La Via Crucis di Iglesias in Sardegna è caratterizzata dai segni che la cultura spagnola ha lasciato dopo secoli di dominazione.
La settimana dei Misteri di Iglesias inizia il Martedì Santo con la processione dei sette simulacri che ricordano la Passione di Gesù Cristo.
La sera del Giovedì Santo, il simulacro della Madonna Addolorata, che cerca Gesù, è accompagnata nelle chiese della città, al suono di tamburi e delle matraccas, antichi strumenti fatti da ruote dentate su un supporto di legno che, fatte roteare, creano un forte suono. La mattina del Venerdì Santo, nel quartiere Sa Costera, si svolge la processione al Monte che ricorda l'ascesa al Calvario.
Una delle mete più ambite per le vacanze pasquali è sicuramente la Sicilia, dove i riti della Settimana Santa sono presenti in tutte le provincie siciliane.
Nel periodo di Pasqua, infatti, la Sicilia è una delle mete preferite dai viaggiatori, oltre per i meravigliosi paesaggi e i percorsi storici e artistico-architettonici che la splendida isola offre, ma anche per scoprire le tante tradizioni legate alla festività.
I misteri Pasquali a Trapani
La più celebre è sicuramente quella della Processione dei misteri di Trapani, la cui origine spagnola risale al '500.
La processione, famosa anche all'estero, ricostruisce la Via Crucis ed è composta da 20 Gruppi Sacri portati per le principali vie della città; ha inizio alle 14 del Venerdì santo, e si termina, oltre ventiquattro ore dopo, il Sabato santo.
Nella provincia trapanese troviamo, tra gli altri:
I misteri di Castellammare del Golfo
Al tramonto del Venerdì Santo, una processione si snoda per le vie della città ed è molto suggestiva per il silenzio e il canto del Santo Rosario in dialetto siciliano.
I misteri pasquali di Marsala
La Processione del Giovedì Santo a Marsala, oggi nota come Sacra Rappresentazione della Passione del Signore, si snoda per le vie della citta e rappresenta, con personaggi umani, vestiti del costume dell'epoca, la Vita, la Passione e la Morte di Gesù.
I misteri pasquali a Castelvetrano
Anche a Castelvetrano i misteri iniziano con la processione del Venerdì Santo e si terminano con una bellissima Festa dell'Aurora, solenne celebrazione introdotta dai carmelitani nel secolo XVII.
L'Aurora, chiamata così perché si svolgeva in quell'ora del mattino, rappresenta l'incontro di Cristo risorto con la Madonna.
Le statue di Gesù risorto e della Madonna Addolorata sono tenute in punti opposti della piazza principale della città, mentre l'Angelo Nunziante fa la spola dall'uno all'altra. Al terzo viaggio dell'Angelo, avviene l'incontro di Gesù risorto con la Madonna, alla quale cade il mantello nero a lutto e appare con un bellissimo manto ricamato in oro, il tutto accompagnato dal suono festoso della banda, grida di giubilo e volo di colombe e uccelli.
La liturgia del Triduo pasquale
Il Triduo pasquale celebra gli eventi del Mistero pasquale di Gesù Cristo, ossia l'istituzione dell'eucaristia, del sacerdozio ministeriale e del comandamento dell'amore fraterno, e la passione, morte, discesa "agli inferi" e la resurrezione.
Il silenzio apre il tempo della Passione. La liturgia del Triduo inizia e termina in silenzio con alcuni riti:
- Dopo la Messa in Coena Domini, tutta l'assemblea è invitata a sostare in silenzio e adorazione; terminata la messa del Giovedì Santo, l'altare della celebrazione viene spogliato dai suoi ornamenti, croce, luci, fiori e tovaglia. Le luci davanti le immagini dei Santi sono spente.
- La processione silenziosa e la prostrazione del Venerdì Santo.
- Il silenzio del Sabato Santo.
Le celebrazioni del Venerdì Santo contribuiscono alla trasmissione del racconto biblico delle torture e della morte di Cristo.
Le letture dei Vangeli e la messa in scena della Via Crucis consentono di rievocare gli eventi.
Tutti i credenti cattolici sono invitati alle attività liturgiche della Settimana Santa.
Per i partecipanti, questa esperienza permette loro di vivere la loro fede con gli altri e di contribuire alla vita spirituale della comunità.
Durante la Via Crucis, la Chiesa Cattolica concede l'indulgenza plenaria, secondo le normali condizioni stabilite dalla Chiesa.
I fedeli, per ottenere l'indulgenza, devono pregare sostando in ciascuna stazione e meditando sul mistero della Passione; la stessa indulgenza può essere anche applicata a chi non può materialmente visitare le stazioni purché mediti per 30 minuti sulla Passione.
Via Crucis e le celebrazioni per la Pasqua a Roma, cosa cambia per le norme anti-Covid
Come ormai tutti sappiamo, il Covid-19 ha sconvolto le nostre vite e, di conseguenza, anche le nostre tradizioni.
Prima della pandemia, la via Crucis a Roma si svolgeva al Colosseo: fu papa Benedetto XIV a iniziare la tradizione, anche se in seguito fu interrotta. A riportare il rito nell'anfiteatro Flavio fu papa Giovanni XXIII, solo per un anno, poi ripresa da papa Paolo VI nel 1965, con la trasmissione in diretta eurovisione della Rai. Nel 1977 ci fu la trasmissione in mondovisione, con papa Giovanni Paolo II.
Per molti anni Papa Giovanni Paolo II ha portato personalmente la croce di stazione in stazione; poi i problemi di salute derivanti anche dall'attentato subito anni prima e l'avanzare dell'età lo costrinsero a presiedere la celebrazione da un palco sulla Collina Palatina.
Indimenticabile l'ultima Via Crucis di Papa Giovanni Paolo II, ripreso di spalle, la sua sofferenza platealmente visibile.
Sarebbe morto 7 giorni dopo, la sera del 2 aprile 2005.
La processione della via Crucis al Colosseo di Roma fu poi costante. Fino al 2019.
Nel 2020, a causa della diffusione della pandemia di Covid-19, la Pasqua fu a porte chiuse, senza fedeli ad assistere alle celebrazioni. Non ci fu la messa crismale del Giovedì Santo e la Via Crucis, invece che dal Colosseo, si svolse sul sagrato della basilica di San Pietro.
In questo 2021, con il protrarsi della pandemia, la Pasqua sarà ancora con restrizioni; sarà nuovamente celebrata la Messa Crismale e la Messa in Coena Domini del Giovedì Santo, ma senza il rito della lavanda dei piedi.
La tradizionale Via Crucis del Venerdì Santo non si terrà al Colosseo ma sul sagrato della Basilica di San Pietro.
Le meditazioni e illustrazioni delle Stazioni della Via Crucis, saranno a cura dei bambini e dei ragazzi.
Papa Francesco, infatti, ha affidato la preparazione delle meditazioni al Gruppo Scout Agesci "Foligno I" e alla parrocchia romana Santi Martiri di Uganda, mentre le immagini sono state realizzate dai bambini e ragazzi della Casa Famiglia "Mater Divini Amoris" e "Tetto Casal Fattoria".
La veglia pasquale presieduta dal Papa, sarà anticipata alle 19:30.
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