Tagliatelle fritte, Ricetta e tradizioni di Carnevale
E' la festa più allegra dell'anno, molto divertente e spensierata per i bambini e un po' più trasgressiva per gli adulti.
È Carnevale!
Dalle sue origini pagane, nel corso degli anni, sul Carnevale sono nate molte tradizioni in tutta Italia, da nord a sud, dalle sfilate di carri e balli in maschera, agli immancabili dolci, di cui questa festa è ricchissima.
- Bolzano: il Carnevale nell'alto Adige, Bolzano e dintorni, è festeggiato lungo la Strada del Vino, con feste, cortei e manifestazioni, come il Carnevale per bambini sui Prati del Talvera il Martedì Grasso.
Per rendere più dolce le giornate carnevalesche, un po' in tutto il Lombardo-Veneto e nel Trentino Alto Adige, soprattutto nella provincia di Bolzano si gustano i Krapfen, bomboloni di pasta lievitata fritta, farcita di marmellata.
Clicca su ► Come preparare i Krapfen Bomboloni, trovi ingredienti e ricetta. - Venezia: per vedere le maschere più belle del Carnevale, l'appuntamento è sicuramente nella laguna di Venezia, dove si potranno vederle sfilare in gondola sul Canal Grande.
Qui il Carnevale inizia con largo anticipo, addirittura a gennaio, e con tanti spettacoli, eventi e mostre, attira ogni anno milioni di persone.Se siete tra i fortunati partecipanti del Carnevale di Venezia, non potete non assaggiare la Fritola veneziana, la frittella per secoli considerata il dolce nazionale della Repubblica della Serenissima.
Fatta con farina, uova, zucchero, pinoli e uvetta, questa frittella era preparata dai "fritoleri", fritta in olio, grasso di maiale o burro e poi cosparsa di zucchero a velo.
Un altro dolce tipico della zona lagunare veneziana sono i galani, detti anche chiacchiere o crostoli. - Cento: dal 1992 gemellaggio con il Carnevale di Rio, il Carnevale di Cento è il Carnevale d'Europa e le sue origini sono molto antiche: risalgono infatti al 1600, come testimoniano alcuni affreschi del pittore seicentesco Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino.
Famosi i carri allegorici di Cento, realizzati in cartapesta e alti fino a 15 metri.
Dopo il fermo causato dal terremoto che colpì l'Emilia Romagna nel 2012, i carri tornano a sfilare nello spettacolare centro storico della città di Cento.
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La maschera tipica di Cento è Tasi, rappresentato con una volpe bianca tenuta al guinzaglio: secondo la leggenda, Tasi, messo alle strette e costretto a scegliere tra la moglie e un buon bicchiere di vino, scelse di andare in osteria.Un enorme Tasi di cartapesta sarà messo al rogo l'ultimo giorno di sfilate.
Il ricettario dell'Emilia Romagna è ricco di ricette sui dolci di Carnevale, tra le più famose ricordiamo: Sfrappole o frappe, Tagliatelle fritte, Intrigoni o chiacchiere e le deliziose Castagnole.
- Ivrea: è il Carnevale più famoso del Piemonte, conosciuto soprattutto per la battaglia delle arance che accompagna la tradizionale sfilata nel centro storico della città.In tutta la regione piemontese si festeggia il Carnevale con sfilate di carri e maschere, tra le più famose quella di Gianduja di Torino, la maschera del Babi di Biella e le due maschere tipiche di Vercelli, Bicciolano e Bela Majin.
I dolci di Carnevale tipici del Piemonte sono le classiche Bugie, i friciò, frittelle di pastella ripiene di mela e uvetta, e la caramella Gianduja, fatta di zucchero al sapore di frutta. - Viareggio: è considerata la capitale del Carnevale italiano, con i suoi giganteschi carri allegorici in cartapesta, i Cinque grandi Corsi Mascherati che sfilano sui Viali a Mare, tra musica e balli, tutti concentrati un mese unico di grande divertimento.
Da Viareggio a Foiano, da Arezzo a Firenze e un po' in tutte le città e paesi della Toscana si svolgono molti eventi e sfilate di Carnevale, tutte addolcite da famosi dolci tipici, come i Cenci, simili alle chiacchiere e chiamati anche nastrini di monache o donzelline, e il Berlingozzo, un ciambellone aromatizzato agli agrumi e cotto al forno.
Nell'Italia centrale c'è un dolce che è tipico di alcune regioni, Abruzzo, Campania, Lazio, Marche, Umbria: la cicerchiata.
E' preparata come gli struffoli, dolci tipici della tradizione napoletana del periodo natalizio, ma il suo aspetto è così colorato e allegro ed è servito anche per la festa di Carnevale.
- Napoli: anche qui il Carnevale è ricco di musica, sfilate, maschere e tante divertenti e interessanti manifestazioni:dal Corteo di Carnevale di Scampia, giunto alla 34°manifestazione, che nel corso degli anni è diventato il Carnevale più rappresentativo della città di Napoli, alle maschere colorate del centro storico, a molte altre manifestazioni come quella di Forcella e quella dei Quartieri spagnoli.
Tra i dolci di Carnevale gustati a Napoli e dintorni, ricordiamo il sanguinaccio, cioè la crema densa al cioccolato servita con le chiacchiere, e il migliaccio. Putignano: qui si svolge il più antico Carnevale d'Europa, festeggiato con gruppi mascherati e grandi carri allegorici, i Giganti di Cartapesta.E' tra i più lunghi al mondo. A Putignano il Carnevale, infatti, inizia il 26 dicembre con le Propaggini, manifestazione in cui poeti occasionali indirizzano versi satirici ai potenti, e finisce il martedì grasso, con cortei e sfilate.
Maschera ufficiale del Carnevale di Putignano è Farinella, che da anche il nome al dolce tipico della città, fatto con farina di ceci, farina di orzo, burro, zucchero, uova aromatizzato con arancia, limone e cannella.Oristano: in questa bella città della Sardegna si svolge un Carnevale molto emozionante con la corsa equestre della Sartiglia.
In tutta l'isola ci sono molte rappresentazioni carnevalesche come il Carnasciali Tempiesu di Tempio, a nord dell'isola e quelli della zona più meridionale, il Carnevale Guspinese e il Carnevale di San Gavino Monreale, dove sfilano maestosi carri di cartapesta.
La tradizione carnevalesca della Sardegna offre buonissimi dolci di Carnevale, come le Sas orilletas o sas uruletas, simili alle chiacchiere, i Sos mendulinos, da servire con miele caldo oppure con glassa di zucchero a velo e le Sas zipulas o Sas tzipulas, in altre parole le zeppole, per citarne qualcuna.Acireale: è uno dei Carnevali più belli della Sicilia, con una storia antica che risale al 1500.
Le manifestazioni carnevalesche iniziano il 30 gennaio, con l'arrivo della Regina del Carnevale che, accompagnata dal Re Burlone sul carro vincitore dell'anno precedente, riceve le chiavi della città.
Per le vie cittadine sfilano carri allegorici, majorettes e bande folkloristiche e molto altro ancora.
Uno dei più popolari Carnevali della Sicilia è sicuramente quello di Sciacca, dove le chiavi della città sono consegnate a Peppe Nappa, maschera simbolo, che inaugura la sfilata dei carri.
Musica e spettacoli dal vivo arricchiscono tutto il Carnevale di Sciacca, anche con animazioni dedicate ai bambini e si conclude con fuochi di artificio e il rogo, a notte fonda, di Peppe Nappa
In Sicilia, il Carnevale è particolarmente rappresentato, e non solo nei centri più famosi, come Acireale e Sciacca, ma anche in molte altre città, come Termini Imerese.
Sembra che il Carnevale sia stato introdotto a Termini all'inizio dell'800, da alcune famiglie provenienti da Napoli, chiamati "I Napiliti"; da qui poi si è diffuso in tutta la Sicilia, con vari festeggiamenti, con la diffusione delle prime maschere di "U Nannu ca' Nanna" (il nonno con la nonna) e il rito della "Lettura del testamento".
In occasione del Carnevale, in Sicilia, oltre alle chiacchiere e castagnole, si preparano altre golosità come le "Cassatedde" (grandi ravioli fritti ripieni di ricotta), la pignolata o pignoccata, e le "Teste di Turco", in siciliano "I testi di turcu", una leggera sfoglia fritta, immersa in una crema di latte aromatizzata al limone e cannella.
Ogni regione ha il suo dolce, questa è tipica dell'Emilia Romagna, basata sul piatto più conosciuto della cucina bolognese, le tagliatelle con il ragù, rivisitate in versione più dolce con lo zucchero a velo. Ecco è la ricetta.
La ricetta delle Tagliatelle fritte di Carnevale
Ingredienti
- 200 g farina 00
- 150 g zucchero semolato
- 2 uova
- la scorza grattugiata di 2 limoni o arance non trattati
- 1 cucchiaio di Rum
- olio di semi di arachidi
- zucchero a velo
Preparazione
- Versate la farina su un piano di lavoro formando la classica "fontana", al centro mettete le uova e il rum; con una forchetta sbattete leggermente le uova con un po' di farina e, con le mani, impastate energicamente fino a ottenere un impasto liscio e omogeneo.
- Avvolgete l'impasto con pellicola trasparente e fate riposare per mezz'ora.
- Trascorso il tempo, stendete l'impasto con un mattarello, tirando una sfoglia sottile, come quella delle normali tagliatelle.
Grattugiate la scorza di limone o di arancia su tutta la sfoglia e cospargete su tutta la superficie, lo zucchero semolato; arrotolate delicatamente ma in maniera serrata la sfoglia, formando un rotolo.
Tagliate il rotolo, formando delle rondelle di circa 1 cm, mettetele su un vassoio e fate asciugare per 30 minuti. - Frittura: mettete abbondante olio di semi di arachide in una pentola capiente, quando sarà ben caldo, friggete le rondelle di pasta, poche alla volta. Non appena le tagliatelle saranno ben dorate, scolatele con un mestolo forato e fatele asciugare su carta assorbente da cucina. Lasciate raffreddare.
- Spolverate con zucchero a velo e servite.
Buon Carnevale! (◕‿◕)🌼
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